L'uomo è stato identificato: si chiama Oussama, è un marocchino di 36 anni e risiedeva a Molenbeek, quartiere ad alta densità musulmana da cui provenivano i kamikaze degli attacchi di marzo 2016
Martedì sera a Bruxelles "è stato evitato il peggio", perché l'attentatore aveva con sé un'altra bomba, imbottita di chiodi, che non è esplosa. A raccontarlo alla radio belga La Premiere è stato il ministro dell'Interno di Bruxelles, Jean Jambon, precisando che il terrorista è stato identificato: si chiama Oussama Zariouh, ha 36 anni ed è di nazionalità marocchina. Divorziato, ha precedenti per droga.
Secondo i media belgi, Oussama non sarebbe conosciuto per attività legate al terrorismo, ma per reati connessi al traffico di droga. La polizia belga ha avviato una serie di perquisizioni a Molenbeek, quartiere ad alta densità musulmana da cui provenivano sia Oussama sia i kamikaze degli attacchi di marzo 2016.
Procura: "L'assalitore ha urlato Allah Akbar" - Il procuratore federale belga ha affermato che l'attentatore ha urlato "Allah Akbar" mentre, dopo la prima parziale esplosione, correva verso un soldato. Il portavoce della procura federale Eric Van Der Sypt ha inoltre precisato che l'uomo non indossava una cintura esplosiva.
Intanto la stazione centrale di Bruxelles ha riaperto ai viaggiatori dopo che la zona dell'esplosione di è stata ripulita e il corpo dell'attentatore rimosso. I treni e la metro sono tornati a circolare regolarmente. L'Ocam, l'organismo antiterrorismo che valuta il livello della minaccia, ha mantenuto l'allerta al livello 3 (su un massimo di 4).