OTTO DISPERSI

Bus di studenti Erasmus si ribalta in Catalogna: 13 morti, fino a 7 sono italiani

Il gruppo era di ritorno da un festival di fuochi d'artificio a Valencia. L'incidente su una delle principali autostrade nel nord-est della regione I sopravvissuti: "Inferno di lamiere"

21 Mar 2016 - 08:40
 © ansa

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Incidente per un bus che riportava a casa un gruppo di studenti Erasmus (di 22 nazionalità diverse) che era stato a un festival di fuochi d'artificio a Valencia. Il mezzo è finito sulla corsia opposta scontrandosi con un'auto. La tragedia è avvenuta sulla AP-7, in Catalogna, sull'autostrada che collega la Spagna alla Francia. Ci sono 13 morti, di cui fino a 7 italiani, 34 feriti e 8 dispersi. L'autista, che è in stato di fermo, avrebbe avuto un colpo di sonno.

Farnesina: "Fino a sette vittime italiane" - La Farnesina conferma che ci sono fino a sette vittime italiane nell'incidente del bus in Catalogna. Il ministero invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225.

La nazionalità di tutte le tredici ragazze morte nell'incidente potrebbe non essere resa nota oggi, a causa dei tempi lunghi delle procedure di identificazione e di informazione delle famiglie. Molti ragazzi non avevano portato con sé i documenti per la breve gita a Valencia.

Vittima italiana, famiglia in Spagna - Una delle studentesse italiane morte nell'incidente si chiamava Valentina Gallo. La famiglia della giovane è già sul posto.

Gli italiani feriti sono cinque - Fra i 34 feriti ricoverati negli ospedali di Tortosa, Tarragona e Barcellona ci sono anche cinque italiani, di cui uno è grave. Una delle ferite è originaria di Gavorrano (Grosseto) mentre altre due sono studentesse di Farmacia e sono piemontesi, Annalisa Riba e Serena Saracino. Mentre la Riba ha subito chiamato i genitori dopo l'incidente per rassicurarli la Saracino risulta irrintracciabile. Sul posto si è recato il console generale a Barcellona Stefano Nicoletti, che ha reso visita ai giovani italiani.

Vittime non spagnole - Le autorità spagnole sono in contatto con i consolati a Barcellona di "Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Italia, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone e Ucraina" per avvertire le famiglie e dare informazioni dettagliate sull'incidente. L'autista del pullman, sopravvissuto, è stato portato al commissariato.

Possibile colpo di sonno dell'autista - Le prime indagini sulle cause dell'incidente starebbero puntando sulla possibilità che l'autista del bus, che lavora da 17 anni per la stessa ditta, potrebbe essere rimasto vittima di un colpo di sonno. L'uomo, che ha avuto un attacco d'ansia mentre testimoniava davanti agli inquirenti spagnoli, è risultato negativo ai test di alcol e droga. L'incidente, una collisione frontale tra un'auto e un pullman, è avvenuto attorno alle 6 del mattino sull'autostrada AP-7 che collega Valencia a Barcellona, all'altezza del km 333, nei pressi di Tarragona, un punto dove gli incidenti sono frequenti, nonostante si tratti di un rettifilo. Il bus avrebbe urtato il guardrail di destra e dopo una sterzata sarebbe finito sulla corsia opposta scontrandosi con un'auto.

Renzi: "Il cuore spezzato per le vittime" -
"Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell'incidente in Spagna". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo che la Farnesina ha confermato la presenza di vittime italiane nell'incidente dell'autobus di studenti Erasmus in Catalogna.

Due giorni di lutto in Catalogna - Il governo catalano ha annunciato due giorni di lutto, lunedì e martedì. Il presidente catalano Carlos Puigdemont in segno di solidarietà con le famiglie delle vittime ha annullato la visita che aveva in programma a Parigi.

Testimone: "La gente gridava e piangeva" - "E' stato tutto un girare e cadere. La gente gridava e piangeva. Ci siamo sentiti perduti, tutto era buio. E' stato orribile". E' il racconto dei terribili attimi dell'incidente del bus degli studenti Erasmus fra Valencia e Barcellona di una ragazza rimasta ferita, ora ricoverata all'ospedale di Tortosa. La giovane, intervistata dal quotidiano catalano El Periodico ha chiesto che non fossero resi noti il suo nome e nemmeno la nazionalità, per timore di mettere in angoscia i genitori. "L'ultima cosa che desidero e farli stare male. La paura che ho vissuto io è più che sufficiente". Ha mandato un messaggio con il cellulare al fratello, per rassicurarlo. Gli ha chiesto di non dire nulla ai genitori. Ha il braccio sinistro bendato e immobilizzato.

Della dinamica dell'incidente non ricorda quasi nulla, perché dormiva. E' passata dal sonno a un incubo da sveglia. Al momento dell'incidente, racconta, "quasi nessuno era sveglio, perché nessuno aveva dormito da quando eravamo partiti". Il bus, con gli altri quattro della "carovana" degli Erasmus, era partito verso le tre del mattino, dopo la notte trascorsa al Festival del Fuoco de Las Fallas. Tre ore dopo, alle sei, lo schianto e l'incubo.

Fassino: "In apprensione per le studentesse" - "In apprensione per le studentesse coinvolte nell'incidente in Catalogna, siamo in contatto costante con l'Unità di crisi della Farnesina". Lo scrive il sindaco di Torino, Piero Fassino, su Facebook dopo aver ricevuto la notizia del terribile schianto sull'autostrada tra Barcellona e Valencia che ha fatto 13 feriti, 34 morti e 8 dispersi.

In apprensione per le studentesse coinvolte nell'incidente di Barcellona, siamo in contatto costante con l'Unità di crisi della Farnesina.

Pubblicato da Piero Fassino su Domenica 20 marzo 2016

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