interessati anche Bezos, Bloomberg e Gates

Caccia al tesoro in Groenlandia: un club di miliardari Usa finanzia la ricerca di cobalto (mentre il ghiaccio scompare)

Alcuni investitori americani - tra cui Jeff Bezos, Michael Bloomberg e Bill Gates - starebbero supportando la Kobold Metals: l'obiettivo è controllare i giacimenti di metalli preziosi utili all'industria dell'elettrico

09 Ago 2022 - 18:48
 L'isola più grande: Groenlandia (Danimarca)  © Istockphoto

 L'isola più grande: Groenlandia (Danimarca)  © Istockphoto

Il cambiamento climatico, come sappiamo, sta causando lo scioglimento dei ghiacci, con effetti nefasti per l'ambiente marino. Ma ironia della sorte, sta anche creando "opportunità" per l'industria mineraria. Secondo la Cnn, un ristretto club di miliardari statunitensi - tra cui Jeff Bezos, Michael Bloomberg e Bill Gates - sarebbe interessato alla Groenlandia, sul cui terreno potrebbe scatenarsi una "caccia" al nichel e al cobalto.

I finanziamenti - Secondo la testata americana, questi investitori stanno finanziando la Kobold Metals, società statunitense di esplorazione mineraria con sede in California. Il contributo alle ricerche in Groenlandia sarebbe di circa 15 milioni di dollari. L'obiettivo è controllare quei giacimenti di metalli preziosi utili all'industria dell'elettrico, che stanno venendo alla luce proprio con lo scioglimento dei ghiacci.

Dove si cercano i metalli - Il progetto della Kobold Metals vede trenta persone tra geologi, geofisici, piloti di elicotteri, meccanici e cuochi accampati nella zona delle colline e delle valli dell'isola di Disko e della penisola di Nuussuaq. Queste terre potrebbero diventare cruciali per l'accelerazione verso la transizione energetica: come riporta la Cnn, questi giacimenti minerari sarebbero sufficienti ad alimentare centinaia di milioni di veicoli elettrici e batterie massicce che immagazzinano potenza.

Perché si cercano i metalli - In gioco ci sono ovviamente interessi geopolitici mondiali. I governi occidentali impegnati nella transizione green sono intimoriti dal controllo della Cina sulle catene di approvvigionamento di alcuni metalli. Pechino detiene infatti il 72% delle riserve di cobalto, minerale raro usato prevalentemente nelle apparecchiature elettroniche e nella produzione di batterie per le auto elettriche.

I rapporti Cina-Congo - Come spiegano gli analisti internazionali, il monopolio cinese si basa sulla proprietà di buona parte delle miniere in Congo, attraverso un sistema che mette insieme finanziamenti apparentemente a fondo perduto per il Paese africano, diritti di sfruttamento dei giacimenti, presenza di tecnici e operai cinesi, nonché controllo delle esportazioni e dei trasporti marittimi.

Il ruolo dell'Indonesia - Non solo Congo: la Cina ora punta anche all'Indonesia. Pechino starebbe infatti studiando un percorso di diversificazione della catena di rifornimento del cobalto, rivolgendosi alle autorità di Giacarta. Nei mesi scorsi, la cinese Huayou Cobalt ha annunciato l'intenzione di investire 1,28 miliardi di dollari per l'estrazione del prezioso minerale proprio in Indonesia.

La conferma di Kobold Metals - Gli Stati Uniti non vogliono restare a guardare. E in questo senso la Groenlandia, complice lo scioglimento dei ghiacci, potrebbe dare una mano. "Stiamo cercando un giacimento di nichel e cobalto, che sarà il primo o il secondo più significativo al mondo", ha confermato alla Cnn Krt House, CEO di Kobold Metals.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri