Attualmente, un bambino su tre vive in Paesi che affrontano temperature estremamente elevate e circa uno su quattro deve fare i conti con frequenti episodi di clima rovente.
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Il caldo non dà tregua nemmeno ai bambini. Secondo le stime dell'Unicef, 559 milioni di piccoli sono esposti a un'alta frequenza di ondate di calore e, entro il 2050, lo saranno tutti i 2,02 miliardi di bambini nel mondo. Già adesso, uno su tre vive in Paesi che affrontano temperature estremamente elevate e circa uno su quattro deve fare i conti con frequenti episodi di clima rovente.
Ancora più bambini subiranno le conseguenze di ondate di calore più lunghe, calde e frequenti nei prossimi trent'anni. A seconda del grado di riscaldamento globale raggiunto, milioni di minori in più saranno esposti a ondate di calore e temperature estreme. I bambini delle regioni settentrionali, in particolare dell'Europa, subiranno gli aumenti maggiori delle ondate di calore di elevata intensità e, entro il 2050, quasi la metà di tutti i bambini dell'Africa e dell'Asia sarà esposta a lungo a temperature estremamente elevate.
"Il nostro Paese si trova nella cosiddetta zona hotspot del Mediterraneo, cioè tra le aree che si riscaldano più rapidamente rispetto all'aumento della media globale. Nel 2020 erano 6,1 milioni i minorenni esposti a un'alta frequenza di ondate di calore: nel 2050 saranno 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,7 in uno scenario a emissioni molto elevate. Per quanto riguarda la durata delle ondate di calore, nel 2020 avevamo 7,2 milioni di minorenni esposti a una durata elevata, nel 2050 ne avremo 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,2 in uno scenario a emissioni molto elevate. Sono dati preoccupanti, sui cui non dobbiamo abbassare la guardia", ha spiegato Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia.
Le ondate di calore sono dannose per il benessere fisico dei bambini, perché hanno una minore capacità di regolare la loro temperatura corporea rispetto agli adulti. Più essi sono esposti a ondate di calore, maggiori sono le loro probabilità di avere malattie respiratorie croniche, asma e malattie cardiovascolari.
I neonati e i bambini piccoli sono esposti a più alti rischi di mortalità legata al caldo. "I governi devono limitare urgentemente il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius e raddoppiare i fondi per l'adattamento climatico entro il 2025. Questo è l'unico modo per salvare le vite, il futuro dei bambini e il futuro del pianeta", sottolinea l'Unicef.