A PERTH-ANDOVER

Canada, la storia di Herbert e Audrey: costretti dall'ospizio a passare il primo Natale separati dopo 73 anni

L'uomo è stato spostato in un'altra struttura. La figlia aveva chiesto che il trasferimento venisse posticipato, ma non è stato possibile. Il post in cui ha raccontato la vicenda è stato condiviso da oltre 17mila persone

20 Dic 2017 - 13:30
 © facebook

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Per Herbert e Audrey Goodine - di Perth-Andover, Canada - il Natale è famiglia, è stare l’uno accanto all’altro, esattamente come accade da 73 anni. Quest’anno, però, i due piccioncini innamorati di, rispettivamente, 91 e 89 anni, non potranno trascorrere le feste insieme perché l’ospizio in cui alloggiavano entrambi ha deciso di spostare Herbert in un’altra struttura proprio a ridosso del Natale. È la prima volta che i due anziani stanno separati. La figlia ha chiesto che il trasferimento venisse posticipato, ma la struttura non lo ha permesso. Così ha deciso di raccontare l’accaduto tramite un post su Facebook, che ha scatenato l’indignazione degli utenti di tutto il mondo.

Herbert e Audrey stanno insieme da 73 anni e sono sposati da 69. Questo trasferimento per loro è stato un trauma, come ha raccontato Dianne Goodine Phillips, la figlia: “Ho parlato con i miei genitori. Mentre piangeva, mia madre mi ha detto: ‘Ora per noi il Natale è finito e questo è il peggiore che avremo mai. Perché non potevano aspettare fino a dopo le vacanze?’. Le ho assicurato che avrei fatto il possibile per separarli il più tardi possibile”. Ma, purtroppo, non è andata così. La coppietta è già stata separata.

Il racconto della figlia - “Venerdì 15 dicembre - scrive Dianne - ho ricevuto una mail, e poche ore dopo una chiamata, in cui mi si diceva che mio padre sarebbe stato rimosso dalla casa di riposo. Ho letto il messaggio diverse volte, chiedendomi come si potesse essere così crudeli a fare una cosa del genere prima del Natale”. Ma perché l’ospizio ha dovuto separarli? La salute di Herbert, nell’ultimo periodo, è peggiorata. Dunque, l’uomo ha bisogno di cure più specifiche. Dianne, chiaramente, non era contraria al trasferimento. Chiedeva semplicemente di posticiparlo di una settimana.

Il post - Il post di Dianna è stato condiviso da oltre 17mila persone, ha ricevuto 6,4mila like e altrettanti commenti. “E’ tutto così incredibilmente crudele”, “Disgustoso”, “Orribile”, hanno scritto gli utenti, indignati.

La replica della struttura - Tra i commenti al post anche quello di un portavoce dell’ospizio, che si è difeso scrivendo: “Devo rispettare le regole e i regolamenti del governo. Se non lo facessi, andrei contro la legge. La decisione è stata presa e io non posso fare altro che rispettarla”.

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