Ucciso anche l'imam. Nell'estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico. La persona incriminata è un franco-canadese di 27 anni
Strage in una moschea di Quebec City, in Canada, dove una persona ha aperto il fuoco urlando "Allah Akbar": il bilancio è di 6 morti e 8 feriti, alcuni dei quali gravi. Per l'attacco è stato arrestato e incriminato il franco-canadese Alexandre Bissonnette, di 27 anni. Il primo ministro, Justin Trudeau, ha parlato di un "attentato terroristico contro i musulmani".
Due persone inizialmente fermate - Tra le 6 vittime c'è anche l'imam della moschea mentre degli 8 feriti, 5 sarebbero in gravi condizioni. Inizialmente si pensava che a commettere la strage fossero state due persone, fermate dalla polizia. Ma secondo quanto riferito dalle stesse autorità canadesi, l'autore della sparatoria è solo uno, il 27enne franco-canadese Alexandre Bissonnette. L'altro fermato, invece, Mohamed Khadir, di origini marocchine, sarebbe stato sentito come testimone e poi rilasciato.
A carico del killer sei capi d'accusa per omicidio - Il kille risulta esssere uno studente della locale università Laval, vicino alla moschea. L'università Laval è la più antica università in lingua francese del Nord America, con circa 42 mila studenti. A suo carico sono stati presentati sei capi d'accusa per omicidio di primo grado, e cinque capi d'accusa per tentato omicidio.
Site: "Al sospetto piacevano Trump e Le Pen" - Ad Alex Bissonnette "piacevano Trump, Marine Le Pen e le forze di difesa israeliane su Facebook, rendendo improbabili i legami con la Jihad'': così ha scritto su Twitter l'analista israeliana Rita Katz, direttrice di Site Intelligence Group, società Usa che si occupa di pubblicare tutte le attività online delle organizzazioni jihadiste.
I testimoni parlavano di due uomini - Alcuni testimoni avevano raccontato che, durante la preghiera della sera, erano stati due gli uomini armati a entrare nella moschea e ad aprire il fuoco sui presenti. Sempre secondo i racconti di chi era presente sul posto, i due uomini avevano un "cappuccio nero" e "un forte accento del Quebec". Al momento nessun movente è stato confermato. Nell'estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico del Quebec.
Il cordoglio del primo ministro Trudeau - "Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie" ha scritto in un tweet il primo ministro canadese Justin Trudeau dopo aver appreso la notizia dei morti nella sparatoria.
Il primo ministro del Quebec, Philippe Couillard, ha definito l'atto "violenza barbarica" e ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime. Il ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale, sempre su Twitter, si è detto profondamente rattristato per la perdita di vite umane.