Il presidente Yahya Jammeh, al potere da 22 anni, parla di "gravi anormalità" nel voto. E nega l'ingresso nel Paese a Ellen Sirleaf, custode delle relazioni tra Stati dell'Africa occidentale
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E' ormai caos politico in Gambia, dopo che il presidente Yahya Jammeh, al potere da 22 anni, non ha riconosciuto i risultati delle elezioni del primo dicembre, in cui è stato sconfitto dal leader dell'opposizione Adama Barrow, e ha chiesto di procedere con una nuova consultazione elettorale. Tramonta, dunque, l'ipotesi di un cambio democratico alla guida del Paese, le cui autorità hanno anche negato l'ingresso all'aereo del presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, sostenitore del passaggio di potere in Gambia.
L'annuncio di Jammeh, fatto alla tv di Stato, solleva dubbi sul futuro del Gambia e delle relazioni diplomatiche con gli altri Stati dell'Africa occidentale. La sconfitta elettorale, che aveva aperto un momento di speranza democratica nel Paese, era stata ammessa la scorsa settimana dal presidente, ed è stata seguita da numerosi festeggiamenti da parte del popolo: il governo è infatti accusato da gruppi per i diritti umani di arrestare, torturare e uccidere oppositori politici.
Ma ora l'inattesa svolta: "Dopo un'accurata indagine ho deciso di respingere il risultato della recente elezione. Mi rammarico di gravi e inaccettabili anormalità che si sono verificate durante il processo elettorale" - ha dichiarato Jammeh. L'annuncio non sembra aver creato particolari nervosismi, dato che la notte a Banjul, la capitale del Gambia, è rimasta tranquilla.
C'è però un altro grattacapo per lo Stato africano: le autorità politiche del Paese hanno negato l'ingresso all'aereo di Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia, ma soprattutto dell'Ecowas (la comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale). Sirleaf avrebbe dovuto atterrare all'aeroporto di Banjul. L'annuncio è stato dato al ministro degli Esteri del Senegal, Mankeur Ndiaye. Nonostante siano ancora ignote le motivazioni del rifiuto, il rischio è che si crei una complessa crisi diplomatica.
L'Ecowas, infatti, stava giocando un ruolo chiave per garantire il passaggio dei poteri in Gambia e contribuire alla prima transizione democratica del Paese dopo oltre 50 anni. Lo staff del presidente eletto Barrow ha tenuto una riunione di emergenza a Banjul, sotto rigide misure di sicurezza, come riportato da due testimoni presenti, e ha dichiarato che il presidente Jammeh non ha alcun diritto di chiedere nuove elezioni.