Guaidò auspica che non avvenga alcun intervento militare straniero: "Vogliamo evitare un epilogo violento"
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C'è anche l'opzione dell'impegno militare degli Usa in Venezuela "in caso di necessità". Lo ha ammesso il presidente americano Donald Trump parlando alla Casa Bianca con i cronisti, che gli chiedevano se intendesse mettere in campo anche questa opzione nella crisi del Paese sudamericano. "Non voglio dirlo, ma è sempre un'opzione - ha dichiarato -. Tutto è un'opzione. Non tolgo dal tavolo nessuna possibilità".
Dal canto suo il presidente autoproclamato del Venezuela Juan Guaidò ha detto, in un'intervista al giornale argentino Clarin, che spera che la crisi politica nel suo Paese si risolverà senza un intervento militare straniero. "Sinceramente, spero che non accadrà mai".
"La nostra lotta democratica e nel rispetto della Costituzione - ha aggiunto - è molto difficile, ma continuiamo perché ci crediamo e vogliamo evitare un epilogo violento", ha affermato. Guaido ha anche lanciato un nuovo appello all'esercito che ha ribadito la sua fedelta' al regime.
Maduro: "Uscirò vincitore dal colpo di Stato contro il mio governo" - Il presidente venezuelano Nicolás Maduro, intanto, ha assicurato che rimane "fermo" e sicuro di uscire "vincitore" dal "colpo di Stato" contro il suo governo. In un discorso a Macarao, ad ovest di Caracas, dopo aver passato in rassegna gli uomini della Guardia nazionale bolivariana che parteciperanno alle manovre civico-militari previste fra il 10 ed il 15 febbraio, il capo dello Stato ha assicurato: "Resto fermo e posso dirvi che vinceremo in questa battaglia storica e in futuro diremo che è valsa la pena di lottare".