LE MISURE IN CAMPO

Caro-energia, pronti in Germania 17 miliardi di aiuti: bonus a lavoratori e famiglie e sconti sui mezzi pubblici

Per i dipendenti un contributo una tantum di 300 euro, altri 100 per ogni figlio e prezzi calmierati per i trasporti. Accise ai minimi sui carburanti. Avanti con il piano per ridurre la dipendenza dal gas russo

26 Mar 2022 - 17:09
 © Ansa

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E' pronto in Germania un pacchetto di misure di sostegno per i cittadini alle prese con il caro-energia, insieme a un piano per diminuire la dipendenza del Paese dal gas russo. Per aiutare famiglie e lavoratori Berlino ha predisposto un piano da 17 miliardi di euro, ha annunciato il ministro delle Finanze Christian Lindner. Con questi soldi, ha detto, si allevieranno le conseguenze delle sanzioni sulle tasche dei tedeschi. Contributi a lavoratori e famiglie, abbonamenti scontati ai mezzi pubblici e taglio delle tasse sui carburanti le misure principali. 

Bonus a lavoratori e famiglie - In particolare, arriveranno 300 euro una tantum in busta paga ai dipendenti, mentre per gli autonomi è previsto uno sconto sull'anticipo della tassa sui redditi. Le famiglie riceveranno 100 euro per ogni figlio, cifra che potrebbe anche raddoppiare. Per i prossimi tre mesi gli abbonamento ai trasporti pubblici costeranno solo 9 euro, mentre le accise su diesel e benzina saranno fortemente tagliati sempre nel periodo tra aprile e giugno. Ai Lander, che gestiscono il trasporto pubblico, arriveranno direttamente dal bilancio federale gli indennizzi per recuperare i soldi persi con gli sconti ai cittadini. A fronte dei 9 euro che pagheranno, oggi l'abbonamento mensile ordinario a Berlino città costa infatti 86 euro. 

Gas russo, il piano per staccarsi - La Germania punta inoltre a diminuire la dipendenza dal gas russo, da cui prevede di svincolarsi entro l'estate 2024. Le stime sono del vicecancelliere verde Robert Habeck, che però chiarisce di "non poter dare garanzie per l'inverno prossimo. Sarebbe troppo presto per un embargo: le conseguenze sociali sarebbero pesanti". Lo stesso cancelliere Olaf Scholz aveva detto in proposito che rinunciare all'approvvigionamento russo provocherebbe "centinaia di migliaia di disoccupati in Europa e in Germania, e porterebbe l'industria sul lastrico". 

Carbone, gas e petrolio - In ogni caso, sottolinea Habeck, "la dipendenza tedesca dall'energia russa diminuisce molto velocemente. Sul fronte del carbone siamo passati da una dipendenza del 50% al 25%, sul petrolio dal 35% al 25% e sul gas dal 55% al 40%". Per svincolare la Germania dalle relazioni energetiche con Mosca, ha precisato, sarà necessario spingere sul risparmio energetico, sull'ampliamento della produzione di rinnovabili e sull'approvvigionamento da altri Paesi. 

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