Il progetto di trasformare l'abitazione in un commissariato era già un sogno del dittatore quand’era in vita
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Sta suscitando un mare di polemiche in Austria il progetto di far diventare una stazione di polizia la casa natale di Hitler a Braunau Inn. La decisione del governo di Vienna è arrivata dopo un lungo dibattito che ha portato all'istituzione di un'apposita commissione nel 2016 per la gestione dell'immobile. L'edificio in cui il dittatore nazista nacque il 20 aprile 1889, è di proprietà statale ed era stato espropriato per impedire che diventasse un luogo di culto per i neonazisti.
Nel 2017 la Corte Costituzionale austriaca aveva deciso che l'edificio di 800 m², ormai in stato di abbandono, tornasse allo Stato, scatenando l'ira dell'ex proprietario. Pochi anni dopo le autorità locali hanno svelato il progetto di trasformazione. Gli architetti austriaci Marte.Marte hanno vinto il bando indetto dal Ministero degli Interni battendo 11 concorrenti. I lavori di ristrutturazione, che avranno inizio il mese prossimo, dovrebbero terminare entro il 2025 e costeranno circa 20 milioni di euro. La casa diventerà ora una stazione di polizia con incluso un centro di formazione sui diritti umani.
Non sono mancate le critiche al piano ideato dal Ministero degli Interni austriaco. A puntare il dito è stato il produttore cinematografico Günter Schwainger, che ha accusato il governo di voler realizzare i desideri del dittatore. Il film-maker ha provato la sua tesi portando alla luce un articolo di giornale del 10 maggio 1939 in cui il Führer auspicava che l'edificio fosse convertito in uffici per le autorità distrettuali. Nonostante l'invito a rivalutare il progetto, un portavoce del Ministero ha però sottolineato che l'altro appartamento a Monaco di Baviera dove Hitler visse "ospita dal 1949 diversi uffici di polizia".