L'intervista a "Le Iene": "Sapeva che raccontare le molestie sarebbe stato pericoloso"
Continua a tenere banco il caso di Peng Shuai, la tennista cinese ex numero 1 mondiale nel doppio femminile di cui si sono perse le tracce dopo aver denunciato sui social di essere stata molestata da Zhang Gaoli, braccio destro del presidente Xi Jinping. Il mistero ha fatto il giro del mondo, fino a diventare un vero e proprio caso internazionale che ha mobilitato i più grandi tennisti in circolazione.
Anche "Le Iene" hanno provato a fare luce sulla vicenda e nel corso della puntata di martedì 23 novembre hanno pubblicato la testimonianza anonima di una persona ben informata sui fatti. "Peng Shuai ha subito molestie da un viceministro - esordisce la donna - Ha quaranta anni più di lei e non ha potuto opporsi a quello che le stava facendo. Lei sapeva che pubblicare questa notizia era molto rischioso ma lo ha fatto lo stesso. Se si prova a parlare di Peng Shuai sui social, il post viene eliminato e il tuo account rimosso".
La testimone ha quindi spiegato come la tennista avesse pubblicato una foto contenente il messaggio, anziché pubblicare scrivere direttamente sui social, con la speranza di sfuggire alla censura. Ma anche gli sviluppi degli ultimi giorni, che hanno visto la pubblicazione di messaggi, foto e video, potrebbero non essere autentici: "Non è la verità! Si tratta di uno show che lei deve seguire".