L'accusa ha chiesto di chiudere il processo e anche le parti civili si sono ritirate
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Si potrebbe presto chiudere il processo sul giro di squillo all'Hotel Carlton di Lille, in Francia, che vede sul banco degli imputati Dominique Strauss-Kahn. La Procura ha infatti chiesto il proscioglimento "puro e semplice" dell'ex direttore dell'Fmi: "Né la documentazione giudiziaria, né l'udienza consentono di dimostrare il reato di sfruttamento aggravato della prostituzione", ha detto al termine della requisitoria Frèdèric Fèvre.
"Non c'è niente in questo dossier, erano tre anni e mezzo che lo sapevo": lo ha detto Dominique Strauss-Kahn, rivolgendosi ad alcuni giornalisti a margine del processo.
Si ritirano le parti civili - Le parti civili si sono ritirate dal processo, pur sottolineando che "resta la condanna morale". Il procuratore ha richiesto due anni di prigione, di cui uno con la condizionale, e 19.000 euro di multa per Dominique Alderweireld, alias "Dodo le Saumure" (La Salamoia), il proprietario di numerosi "saloni di massaggio" che avrebbe inviato le squillo nei festini di Parigi, Washington e nel nord della Francia. Per la compagna di "Dodo", Béatrice Legrain - accusata di aver "formato" le ragazze prima di quegli incontri - sono stati chiesti tre mesi e cinquemila euro di multa.
Chiesti invece quindici mesi di carcere e 2.500 euro di ammenda contro René Kojfer,amico d'infanzia della Salamoia ed ex responsabile delle pubbliche relazioni all'Hotel Carlton di Lille. Dal processo, è emerso che Kojfer aveva l'abitudine di mettere in relazione prostitute e clienti. Per il pubblico ministero, anche l'ex proprietario del Carlton, Hervé Franchois e il gestore Francis Henrion, hanno ampiamente goduto dei profitti tratti dall'affitto delle stanze alle prostitute. Per loro sono stati richiesti otto mesi di prigione con la condizionale e 10.000 euro di multa.