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Nella notte i manifestanti hanno eretto barricate in strada, dato fuoco a cassonetti e lanciato oggetti contro la polizia. Puigdemont si consegna alle autorità del Belgio, poi viene rilasciato: "Resto a disposizione"
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Dopo gli scontri della notte, la più violenta dall'inizio delle proteste, in Catalogna è scattato il quarto sciopero generale indetto dalle formazioni indipendentiste. Quarantasei voli sono già stati cancellati, mentre i dimostranti hanno bloccato il valico di La Jonquera con la Francia. A Barcellona si sono riversate migliaia di persone e le strade sono bloccate. Scontri con la polizia.
Già nella notte i manifestanti hanno eretto barricate in strada, dato fuoco a cassonetti e lanciato oggetti contro la polizia. A causa dei disordini la Sagrada Familia ha annunciato la sospensione di tutte le visite. Intanto, la prima delle cinque 'Marce per la liberta'' che sono partite da diverse zone della Catalogna è arrivata in città dopo aver camminato per tre giorni da Vic e Berga. Gli altri cortei provengono da Girona, Tarragona e Castelldefels.
A causa della manifestazione che si terrà a Barcellona il 26 ottobre il match tra la squadra di casa e il Real Madrid è stato rinviato a data da destinarsi per ragioni di sicurezza. I due club dovranno trovare un accordo per fissare la nuova data entro lunedì 21 ottobre. Se le due società - fa sapere la federazione iberica - non riusciranno a farlo sarà la stessa Rfef a determinare il giorno in cui si giocherà la partita.
Puigdemont si consegna alle autorità del Belgio, poi viene rilasciato - Intanto il presidente catalano in esilio Carles Puigdemont, accompagnato dai suoi avvocati, si è presentato volontariamente di fronte alle autorità del Belgio, in relazione a un terzo mandato di arresto europeo spiccato dalla Corte Suprema spagnola. L'ex presidente della Catalogna è stato poi rilasciato. "Resto a disposizione delal giustizia belga. Non lascerò il Paese", ha detto ai giornalisti.