Fonti catalane: il presidente della regione avrebbe comunicato al partito l'intenzione di dichiarare formalmente l'indipendenza se la Spagna avvierà il processo di sospensione dell'autonomia.
Attesa per la scadenza dell'ultimatum imposto dal primo ministro Mariano Rajoy al presidente della Catalogna Carles Puigdemont per precisare se abbia o meno dichiarato l'indipendenza della regione nel suo discorso al Parlamento locale il 10 ottobre scorso. Intanto proprio Puigdemont avrebbe comunicato al partito l'intenzione di dichiarare formalmente l'indipendenza della regione se la Spagna avvierà il processo di sospensione dell'autonomia.
Se il leader indipendentista non agirà come chiesto da Madrid, scatterà con tutta probabilità l'applicazione dell'articolo 155. La Spagna è un Paese molto decentralizzato, la Costituzione adottata nel 1987 attribuisce alle 17 comunità autonome ampi poteri. Ma prevede anche, con l'articolo 155, che il governo centrale possa prendere il controllo diretto, totale o parziale, delle competenze delegate, ad esempio su polizia, finanze, educazione. Perché la misura possa essere applicata, è necessaria l'approvazione della maggioranza assoluta dei senatori.
Da Madrid si è rivolta a Puigdemont anche la vice premier, Soraya Saenz de Santamaria, la quale ha confermato che l'art. 155 è sul tavolo. Ha 'minacciato': se Puigdemont non risponderà in modo soddisfacente alla domanda di chiarimento, "provocherà l'applicazione" dell'articolo che prevede il ripristino della legalità. mercoledì gli indipendentisti di Junts pel Si' e Cup hanno definito il dialogo sempre più improbabile e chiesto una "proclamazione formale della Repubblica" entro "pochi giorni".