La sentenza emessa dalla corte suprema dell'autoproclamata repubblica perché riconosciuto colpevole dell'uccisione di un volontario a Mariupol
Un cecchino ucraino di nome Yan Khudoba è stato condannato a 23 anni di carcere, in quanto ritenuto colpevole di aver ucciso un civile a Mariupol durante l'offensiva delle forze russe. I fatti risalgono all'8 marzo 2022, quando il militare della 36/a Brigata del corpo dei marine ucraino avrebbe sparato a un volontario che non partecipava al conflitto, colpendolo alle spalle, per poi avvicinarsi e finirlo con un colpo a distanza ravvicinata.
A emettere il verdetto è stata la Corte suprema dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk sulla base di un'inchiesta del Comitato investigativo russo e su richiesta di un procuratore militare. Khudoba è stato ritenuto colpevole di omicidio motivato da odio politico e ideologico, maltrattamenti sulla popolazione civile e uso di metodi proibiti in un conflitto armato.