DETENUTA IN IRAN

Cecilia Sala, gli Usa chiedono il rilascio: "Arresto ingiustificato" | Tajani: "Ancora nessun capo di imputazione"

Il ministro degli Esteri: "Facciamo il possibile perché i tempi siano brevi, ma non dipende da noi"

30 Dic 2024 - 13:10

Gli Stati Uniti chiedono all'Iran il "rilascio immediato e incondizionato" di tutti i detenuti senza giusta causa, inclusa Cecilia Sala. Lo afferma un portavoce del Dipartimento di Stato al quotidiano "La Repubblica". "Sfortunatamente il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti Paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. Non c'è giustificazione e dovrebbero essere rilasciati immediatamente", ha aggiunto osservando che "i giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose e devono essere protetti". Gli Stati Uniti, ha evidenziato, sono "in frequente contatto con gli alleati e i partner i cui cittadini sono ingiustamente detenuti". Intanto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che non è stato ancora formulato alcun capo di imputazione nei confronti della giornalista.

Tajani: "Ancora nessun capo d'imputazione per Cecilia Sala"

  "Domenica mattina la nostra ambasciatrice a Teheran è andata al ministero degli Esteri iraniano per incontrare il viceministro degli Esteri, il quale ha detto che ancora non era stato formulato il capo di imputazione, e appena la giustizia iraniana la comunicherà agli Esteri verrà detto per quali motivi è stata arrestata". Lo ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani a Zona Bianca su Rete 4. "I tempi sono quelli che sono, ma abbiamo notato una certa disponibilità soprattutto per quello che riguarda il trattamento di Cecilia. Il dialogo è aperto. Stiamo lavorando per riportarla a casa il prima possibile ma la trattativa è molto delicata, non è facile. Noi facciamo tutto il possibile affinché i tempi siano brevi, però non dipende da noi. La situazione è abbastanza complicata, ecco perché abbiamo chiesto a tutti quanti il massimo riserbo", ha aggiunto.

"Speriamo di risentire presto la voce di Cecilia Sala"

 Intanto Chora, la piattaforma per cui lavora la Sala, ha annunciato la ripartenza di Stories. "Ricominciamo perché il giornalismo non è un crimine - scrive Chora Media su X -. Ricominciamo per non lasciare incompiuto il lavoro cominciato da Cecilia tre anni fa quando è nato Stories. Ricominciamo da lunedì 30 dicembre con l'aiuto delle persone che hanno lavorato con Cecilia a Stories dietro le quinte. Vi aggiorneremo sulle condizioni di Cecilia e continueremo il suo lavoro raccontandovi le storie di altre donne libere. Ricominciamo sperando che presto possiate tornare a sentire la voce libera di Cecilia". Lo scrive su X Chora Media, la piattaforma di podcast per cui Cecilia Sala lavora.

Iran, arrestata la giornalista italiana Cecilia Sala

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