Said Kouachi trascorse tutto il 6 gennaio con diarrea e vomito, ma decise comunque di portare avanti il progetto con il fratello
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Una forte gastroenterite poteva mettere fuori gioco Said Kouachi, uno dei due killer della strage di Charlie Hebdo, costata la vita a 12 persone. Lo rivela il quotidiano francese "Le Monde", spiegando che l'uomo era stato colpito dal disturbo proprio il giorno prima di entrare in azione.
Il disturbo intestinale e la decisione di procedere con il progetto - Gli inquirenti hanno appurato, secondo quanto riportato dal francese "Le Monde", che il giorno prima dell'attentato, tutto rischiò di saltare a causa di una forte gastroenterite che mise ko tutta la famiglia di Said Kouachi, compreso il figlio di 2 anni. Said trascorse la giornata a letto e in bagno, fra vomito e diarrea.
Nonostante fosse debilitato, Said Kouachi, il maggiore dei due, decise di non rinviare, forse perché i due sapevano che proprio quella mattina, il 7 gennaio, ci sarebbe stata la riunione settimale della redazione a Charlie Hebdo ed avrebbero trovato tutti i giornalisti riuniti.