Un nuovo scandalo negli Stati Uniti

"Che porno guarda?" Donne accusano l'azienda di Bill Gates di discriminazione durante i colloqui

L’inchiesta del Wall Street Journal rivela domande discriminatorie verso le candidate alla ricerca di un lavoro nello staff del fondatore di Microsoft.

30 Giu 2023 - 16:28
 © Ansa

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"Qual è il tuo genere porno preferito? Hai foto nude sul telefono? Hai mai preso malattie sessualmente trasmissibili? Fatto la lap dance? Tradito il tuo compagno?". Queste alcune delle domande che venivano rivolte alle donne che si presentavano ai colloqui di lavoro della Gates Ventures, società creata dal cofondatore di Microsoft. A rivelarlo è un'inchiesta del Wall Street Journal, che ha parlato con diverse ex candidate per un posizione lavorativa nell'azienda fondata nel 2008.

Agli uomini nessuna domanda

 Le donne, che hanno preferito rimanere anonime, hanno raccontato al Journal la loro terribile esperienza durante i colloqui di lavoro. D'altro canto diversi candidati uomini che hanno svolto lo stesso tipo di interviste hanno rivelato di non aver mai ricevuto nessuna domanda di questo tipo. Contattati dal quotidiano americano, i collaboratori della Gates Ventures affermano di non essere mai venuti a conoscenza di questo tipo di "interrogatori", non avendo mai ricevuto lamentale dai candidati. È stato inoltre confermato che a tenere i colloqui fosse una società esterna, ovvero la Concentric Advisors, specializzata in servizi di sicurezza. 

La risposta dell'azienda

 Secondo alcuni rappresentanti dell'azienda le domande servivano a escludere che le candidate fossero ricattabili in alcun modo. I posti di lavoro erano per persone a stretto contatto con Gates, e secondo loro la massima prudenza era necessaria. Ma diversi avvocati del lavoro, consultati dal Wsj e dalle vittime dei colloqui, sono di diverso avviso, definendoli infatti discriminatori. Un altro colpo all'immagine di Gates, tra il divorzio dalla moglie Melinda nel 2021, a causa di una relazione extraconiugale, e soprattutto l’amicizia con Jeffrey Epstein. 

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