Ha scavato a mani nude per ore. E' stata sua l'idea del tunnel tra il cratere e il punto in cui era precipitato il bambino
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Quando ha saputo di Rayan, il bimbo caduto nel pozzo mentre giocava nei dintorni di Tamrout, non ha avuto esitazioni e si è messo subito in cammino dal suo villaggio per mettere a disposizione le sue conoscenze nello scavare i pozzi. Ali El Jajaoui si è presentato ai soccorritori per poter dare una mano: è uno specialista di perforazione e viene da Erfoud, nel sud del Marocco. Purtroppo il suo aiuto, prezioso, non è stato sufficiente per salvare il piccolo.
E' stata sua l'idea del tunnel di raccordo tra il cratere e il punto in cui era precipitato Rayan. Quando sono andati via i bulldozer Ali, con altri tre uomini, ha scavato a mano. E' stato un lavoro che è durato ore, perché lo specialista dei pozzi è entrato nel cratere venerdì per uscirne solo sabato, a operazione conclusa. Ma è stata anche un tentativo di salvataggio delicato perché la roccia, ultimo ostacolo tra i picconatori e il piccolo, poteva cedere, trascinando la parete del cratere sul pozzo e sui soccorritori e travolgendo tutti.
Ali El Jajaoui, applaudito dalla folla ogni volta che si è affacciato per bere o per riposare, è diventato famoso in tutto il Marocco fino al triste epilogo di una vicenda che ha tenuto in sospeso persone e famiglie anche di altri Paesi.