© Ansa
© Ansa
La nuova candidata dell'estrema destra, economista di formazione, ha una compagna e due figli. Recentemente ha ricevuto l'appoggio di Elon Musk
© Ansa
© Ansa
Quarantacinque anni, eletta all'unanimità candidata cancelliera di Alternative fuer Deutschland, Alice Weidel, leader omosessuale dell'ultradestra tedesca che spaventa l'Europa è innanzitutto la donna che non si è fatta mai impressionare dalla deriva dal partito populista nato come anti-Euro nell'era Merkel e finito sempre più a destra, con posizioni dichiaratamente estremiste.
Lei, economista, non lo ha mai mollato, mostrandosi evidentemente diversa da molti predecessori: i vari Joerg Meuthen, Frauke Petry, Bernd Lucke, tutti dirigenti del partito che hanno di volta in volta abbandonato, denunciando derive ritenute "inaccettabili". Nata il 6 febbraio 1979 a Kempten, in Baviera, Weidel è diventata una delle figure più prominenti dell'AfD, partito noto per le sue posizioni di destra estrema e ultra-nazionaliste.
Dal 2017 al timone, prima in duo con Alexander Gauland, poi con Tino Chrupalla, Weidel è conservatrice a partire dalla "divisa": sempre in giacca blu, camicia bianca, capelli biondi chiusi in un pratico chignon, trucco da lavoro e l'immancabile filo di perle. Look ripetitivo, ma sempre impeccabile. Dal 2018 è una delle co-leader del gruppo parlamentare dell'AfD, insieme a Alexander Gauland.
Eppure il profilo della donna che ha dichiarato guerra ai gender studies - "cacceremo questi professori!" - e ai migranti - "se si chiama re-migrazione si chiamerà re-mi-gra-zione!" - non è privo di contraddizioni. Weidel è gay ed ha una compagna produttrice cinematografica srilankese, con la quale vive in Svizzera e cresce due figli. Della sua vita privata però parla molto poco e tiene la famiglia lontana dai riflettori. Politicamente, negli ultimi anni, ha chiaramente sofferto della forza politica del controverso Bjoern Hoecke, l'ex docente di storia che anima la frangia più radicale di Afd (per lui il Memoriale dell'Olocausto di Berlino è un "monumento della vergogna") e che dovette chiudere la cosiddetta "Fluegel", corrente ancora più estremista che minacciava di dividere il partito. Il segreto del successo di Alice sembra proprio l'aver tollerato questa spina nel fianco, fino a riconoscergli pubblicamente il successo ottenuto in Turingia lo scorso autunno.
Nelle ultime settimane l'endorsement di Musk al partito - "solo Afd può salvare la Germania" - ha contribuito a rafforzarla, fino al discorso pronunciato dal podio di Riesa, in Sassonia, dove ha annunciato che se l'Afd sarà al timone in Germania blinderà le frontiere del Paese, riaccenderà le centrali nucleari e abbatterà le turbine eoliche. Ma almeno su questo Musk, fautore delle rinnovabili oltre che dell'atomo, non le ha dato ragione.