La città di Xi'ian è stata isolata, agli abitanti è vietato mettere piede fuori casa: è consentita solo un'uscita ogni due giorni per procurarsi beni di prima necessità da parte di una sola persona per famiglia
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La Cina mette in lockdown 13 milioni di persone per scongiurare la diffusione dei contagi fuori e dentro la città di Xi'ian, capoluogo della provincia nord occidentale dello Shaanxi. Non è ancora chiaro se a preoccupare sia la variante Omicron o la più comune variante Delta ma di fronte ai 211 casi dell'ultima settimana, 63 dei quali registrati nella giornata di giovedì, il governo cinese ha reagito ordinando la chiusura totale dell'area.
Le restrizioni di Xi'an sono tra le più dure dal 2020, quando Wuhan è stata isolata dopo l'individuazione dei primi casi di Covid. Dopo l'obbligo universale di indossare le mascherine e i test di massa, recentemente le misure di contenimento dei focolai erano diventate più mirate, come nella provincia orientale dello Zhejiang vicino a Shanghai. Ma adesso la Cina sembra essere ritornata alle maniere forti per azzerare la circolazione del virus.
Ai cittadini di Xi'ian è vietato mettere piede fuori casa: è consentita solo un'uscita ogni due giorni per procurarsi beni di prima necessità da parte di una sola persona per famiglia. Tra poche settimane Pechino ospiterà le Olimpiadi invernali e anche se il nuovo focolaio è scoppiato a ben 1000 km di distanza è la linea dura quella che - secondo il governo cinese - premia sempre.