Il ministro del Lavoro al grande Expo delle importazioni di Shanghai sbaglia per due volte il nome del segretario generale del partito comunista
Ha fatto un po' di confusione Luigi Di Maio con il nome del presidente cinese al grande Expo delle importazioni di Shanghai. Al vicepremier è scappato un "presidente Ping" per ben due volte, ma il segretario generale del partito comunista si chiama Xi Jinping abbreviabile, al massimo, con un "presidente Xi". Ma forse Di Maio, che non mastica il cinese, non sa che da quelle parti il cognome (Xi), viene prima del nome (Jinping): invece lui o ha chiamato con il nome di battesimo, neppure per intero. E' come se Xi si fosse rivolto a lui chiamandolo "ministro Gigi" o "ministro Di".
La prima volta Di Maio lo ha fatto sul palco del Forum su Commercio e Innvazione, di fronte a una platea di capi di Stato e imprenditori come Bill Gates e Jack Ma mentre invitava a "investire sul futuro dell'Italia". (Si veda il video dopo i primi 40 secondi).
La seconda volta in conferenza stampa, rispondendo una domanda di un giornalista locale, Di Maio ha replicato la gaffe: "L'impressione sul discorso del presidente Ping...". (Nel secondo video dopo i primi dieci minuti). Pare che l'uditorio di lingua mandarina non si sia accorto della figuraccia, grazie alla prontezza del traduttore nel correggere l'errore del ministro. Ma le gaffe, tra l'altro pubblicate dallo stesso Di Maio sul suo profilo Facebook in due video, sono arrivate in Italia scatenando imbarazzo e ilarità.