Il portavoce dell'esercito: "Esiste una sola Cina al mondo e Taiwan è una parte inalienabile del suo territorio". Annunciate esercitazioni congiunte Cina-Russia-Iran
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La Cina ha avvertito Taiwan sul rischio di aumento delle attività militari intorno all'isola. "Quanto più gli elementi dell'indipendenza di Taiwan creeranno problemi, tanto più stretta sarà la corda attorno al loro collo e tanto più affilata sarà la spada sulle loro teste", ha detto Wu Qian, portavoce della delegazione dell'Esercito popolare di liberazione e della Polizia armata al Congresso nazionale del popolo, "Avvertiamo le autorità del Partito democratico progressista (al governo a Taiwan, ndr) che è meglio fermarsi e tornare indietro, altrimenti se continuano finiranno in un vicolo cieco", ha aggiunto.
Wu ha chiarito che esiste "una sola Cina al mondo e Taiwan è una parte inalienabile del suo territorio. Il principio di una sola Cina è il consenso universale della comunità internazionale". Nel 1945, ha quindi chiarito, "il ritorno di Taiwan al territorio cinese fu il frutto della vittoria della Guerra di resistenza del popolo cinese contro l'aggressione nipponica e della Guerra mondiale antifascista, ed è un fatto storico innegabile. Da qualche tempo, le autorità del Partito democratico progressista hanno intensificato le loro provocazioni separatiste per l'indipendenza di Taiwan nel tentativo di 'fare affidamento sugli Stati Uniti affinché cerchino l'indipendenza' e di 'resistere all'unificazione con la forza', il che ha suscitato l'indignazione comune dei compatrioti su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan e sarà sicuramente ritenuto responsabile dalla storia e dalla giustizia".
Intanto il ministero della Difesa di Pechino ha annunciato che le marine militari di Cina, Russia e Iran terranno questo mese le manovre denominate "Security Bond 2025", le cui attività sono pianificate "per essere tenute e implementate nell'area vicino al porto iraniano di Chabahar". Il focus sarà su temi quali "attacchi a obiettivi marittimi, controlli a campione e arresti, controllo dei danni e ricerca e soccorso congiunti". L'obiettivo "è approfondire fiducia reciproca militare e cooperazione pragmatica tra le forze armate dei partecipanti".
Le esercitazioni congiunte sono state confermate anche da Teheran, che ha fatto sapere che coinvolgeranno navi da guerra, da combattimento e logistiche dei tre Paesi. Saranno presenti anche osservatori provenienti da Azerbaigian, Sudafrica, Oman, Kazakistan, Pakistan, Qatar, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Sri Lanka.