"Il popolo cinese ha la migliore voce in capitolo sulla situazione dei diritti umani in Cina. Ci opponiamo alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani degli Usa, all'applicazione di doppi standard e all'ingerenza negli affari interni della Cina in nome dei diritti umani". Lo scrive su X l'ambasciata cinese negli Usa dopo il post del 4 giugno sui 35 anni dal "massacro" di Piazza Tienanmen del segretario di Stato Antony Blinken, per il quale "siamo al fianco di coloro che, nella Repubblica popolare e nel mondo, lottano contro l'ingiustizia e cercano la libertà, e ricordiamo coloro che sono stati messi a tacere".