Pechino reagisce alle indiscrezioni che danno per certo l'arrivo a Taipei della speaker della Camera Usa: "Prenderemo contromisure decise e forti in difesa della sovranità e integrità territoriale"
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Non sembrano esserci più dubbi sulla visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Secondo media asiatici e statunitensi, martedì a Taipei è previsto l'arrivo della speaker della Camera Usa, che avrebbe in programma una serie di incontri con le autorità dell'isola. Pelosi dovrebbe fermarsi per almeno due giorni. A stretto giro è arrivata la reazione della Cina, che ha alzato di nuovo i toni tramite il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian: "Vorremmo avvertire ancora gli Stati Uniti che Pechino è in attesa, e che l'Esercito popolare di liberazione non starà a guardare".
L'avvertimento - Come affermato da Zhao Lijian, "la Cina prenderà sicuramente contromisure decise e forti in difesa della sovranità e dell'integrità territoriale". A lanciare un avvertimento è anche il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione, che copre le operazioni su Taiwan. Sul suo account WeChat, popolare applicazione di messaggistica cinese, è stato pubblicato un video di oltre due minuti dedicato alle manovre su larga scala delle forze armate. La didascalia è esplicita: "Siate pronti e combattete, seppellite ogni nemico che arriva".
La posizione americana - Gli Stati Uniti hanno risposto agli avvertimenti cinesi tramite John Kirby, coordinatore per la Comunicazione strategica del Consiglio per la Sicurezza nazionale. Parlando della possibile visita di Pelosi a Taiwan, il funzionario americano ha spiegato che non bisogna "farsi intimidire dalla retorica" cinese o "da azioni potenziali". Anzi, ha aggiunto, "questo è un viaggio importante per la speaker e faremo ciò che possiamo per sostenerla". Pelosi è impegnata in un viaggio in Asia che prima l'ha vista raggiungere Singapore e poi la porterà in Malaysia, Corea del Sud e Giappone.
Le indiscrezioni - La visita di Pelosi è ormai certa per l'emittente televisiva di Taiwan Tvbs e il quotidiano in lingua cinese China Times, che citano proprie fonti. Dello stesso avviso sono il Wall Street Journal e la Cnn. Quest'ultima emittente ha avuto la conferma dell'arrivo di Pelosi grazie a un funzionario taiwanese e un altro americano. Non solo: il Dipartimento della Difesa statunitense starebbe lavorando 24 ore su 24 per monitorare eventuali movimenti cinesi nella regione e per assicurarsi un piano per tenere la speaker della Camera al sicuro. E secondo il Financial Times, Pelosi incontrerà mercoledì la presidente Tsai Ing-wen.
Le manovre militari cinesi - Sullo sfondo delle tensioni con Washington, la Cina ha annunciato altri due cicli di manovre militari nel mar Cinese meridionale e nel mar Giallo, nello stretto di Bohai. Citando le competenti autorità marittime, i media ufficiali cinesi hanno pubblicato i nuovi piani con i relativi divieti di navigazione nelle aree interessate. Le esercitazioni si terranno fino al 6 agosto al largo dell'isola meridionale di Hainan e fino al 7 agosto nella regione di Tangshan.
La portaerei statunitense nella zona - La portaerei statunitense "Ronald Reagan" e il suo gruppo d'attacco si trovano vicino a Taiwan, nel Mar delle Filippine, a est del Canale di Bashi. L'azione sarebbe parte di un riposizionamento degli asset militari Usa, come riporta il "Liberty Times" di Taipei. A poche ore dalla possibile tappa nell'isola della speaker della Camera Nancy Pelosi, la portaerei sarebbe in condizioni di "seguire da vicino la visita".