Sono distensive le prime dichiarazioni del presidente cinese dopo il XX Congresso del Pcc che ha rafforzato il suo potere: "La cooperazione aiuterà a promuovere pace e sviluppo nel mondo"
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In Cina, per bocca del presidente Xi Jinping, tende la mano agli Stati Uniti. "Siamo pronti a collaborare con gli Usa per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti" ha detto Xi. A metà novembre, in occasione del G20 a Bali, in Indonesia, Xi potrebbe avere il primo faccia a faccia in persona con il presidente americano Joe Biden.
Oggi il mondo "non è né pacifico né tranquillo", sottolinea il leader cinese, e questo non fa bene allo sviluppo. Mantenere la pace dovrebbe essere un obiettivo primario per le due potenze mondiali secondo le parole di Xi, affidate a un messaggio letto a New York durante la cena di gala annuale del National Committee on Us-China Relations (Ncuscr). Lo riporta il network statale cinese Cctv.
"Per il bene del mondo" - Si tratta delle prime osservazioni dopo il XX Congresso nazionale del Pcc che ha consegnato a Xi uno storico terzo mandato. "In quanto grandi potenze, il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione tra Cina e Stati Uniti aiuterà ad aumentare la stabilità e la certezza globali e a promuovere la pace e lo sviluppo nel mondo", le osservazioni del presidente cinese. "Il che non solo andrà a beneficio di entrambi i Paesi, ma anche del mondo", ha precisato Xi.
Vecchi rancori - Cina e Stati Uniti si sono scontrati negli ultimi anni su questioni che vanno dalla tecnologia alla pressione di Pechino su Taiwan fino alla repressione a Hong Kong e alle presunte violazioni dei diritti nello Xinjiang. Washington ha anche accusato Pechino di fornire copertura diplomatica per l'invasione russa dell'Ucraina. L'amministrazione Biden ha recentemente indicato la Cina come l'unico "competitor" degli Stati Uniti "con l'intento di rimodellare l'ordine internazionale e, sempre più, il potere economico, diplomatico, militare e tecnologico per portare avanti tale obiettivo".