Riemergono antichi dissapori

Cipro, la riapertura della spiaggia di Varosha riaccende lo scontro tra la Turchia e la Grecia

L'area, che era chiusa da 46 anni, è il simbolo dell'invasione delle truppe turche che nel 1974 costrinsero i greci alla fuga. L'isola è da tempo contesa dai due Paesi. Russia e Onu condannano Ankara

09 Ott 2020 - 17:59
 © Afp

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Per la prima volta, dopo 46 anni, è possibile accedere alla spiaggia di Varosha, quartiere della città di Famagosta, nell’isola di Cipro. Per decenni chiamata la “spiaggia abbandonata”, Varosha, dal nome greco “sepolto nella sabbia”, si trova nella terra di nessuno dopo l’occupazione turca a danno della Grecia nel 1974.

Decisione del premier Tatar e del presidente Erdogan - A prendere la decisione è stato Ersin Tatar, premier dello stato separatista di Cipro Nord, durante un bilaterale ad Ankara con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Il gesto rischia di rievocare i ricordi dell’invasione dei turchi, quando la popolazione greco-cipriota fu costretta a scappare, e riaccendere le tensioni tra l’amministrazione greca di Cipro, l’unica riconosciuta a livello internazionale, e l’autoproclamata Repubblica turca.

Proteste degli ex residenti - Dopo la disposizione, in centinaia hanno varcato il cancello, presidiato dalle forze dell’ordine turco-cipriote, e hanno percorso la strada (appena asfaltata) che porta alla spiaggia, un tempo una delle principali località turistiche di Famagosta. Intanto gli ex residenti di Varosha hanno organizzato una manifestazione per esprimere la loro opposizione all’apertura.

La condanna di Atene - Puntuale la condanna del governo di Nicosia, la capitale di Cipro, alleato di Atene. Le autorità greche considerano infatti il quartiere abbandonato come proprietà della comunità greco-cipriota: "Questa è una situazione inaccettabile", ha dichiarato Nicos Anastasiades, presidente del governo di Cipro, definendo la mossa “illegale” e promettendo il ricorso al Consiglio delle Nazioni Unite.

Russia e Onu contrari - La condanna è arrivata anche dalla Russia e dal segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres. Secondo quanto riferito dal suo portavoce, Stephane Dujarric, Guterres si è detto preoccupato per l’annuncio sulla riapertura della spiaggia abbandonata, sottolineando la contrarietà verso qualsiasi azione unilaterale in grado di alimentare le tensioni tra Cipro e la Turchia.

Cipro: l'isola contesa dai due Paesi - La controversia tra Nicosia e Ankara si trova da anni sui tavoli internazionali. L’isola, divisa dalla cosiddetta “linea verde”, è composta da un lato dalla Repubblica di Cipro, abitata prevalentemente dalla comunità greco-cipriota, dall’altro dalla Repubblica turca di Cipro nord, popolata dalla comunità turco-cipriota, e chiamata al voto l’11 ottobre.

La divisione risale al 1974, quando, in seguito al tentativo di colpo di Stato da parte dei nazionalisti greco-ciprioti, che favorivano l’annessione dell’isola alla Grecia, Ankara inviò le sue truppe con l’intento di proteggere la minoranza turca nella parte nord dell’Isola. Ancora oggi la Turchia esercita il suo controllo sulla zona.

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