Ora Washington dovrà attendere un anno per uscire dagli accordi. La scadenza cade un giorno dopo le presidenziali dove Trump è candidato per il secondo mandato
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Gli Stati Uniti hanno presentato formalmente la documentazione per uscire dall'accordo sul clima di Parigi. Con il deposito dei documenti scatta il conto alla rovescia di un anno per il ritiro totale dall'intesa. Decisione che era stata presa nel 2017 da Donald Trump e che ora è diventato un atto scritto. L'uscita avverrà esattamente il 4 novembre 2020, il giorno dopo le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in cui Donald Trump proverà a ottenere un secondo mandato.
Ad annunciarlo è stato il segretario di Stato americano, Mike Pompeo. Questo passaggio chiave, che non è stato possibile eseguire prima a causa di una clausola nel testo, innesca un conto alla rovescia di un anno prima che Washington possa effettivamente abbandonare l'accordo. "Il ritiro entrerà in vigore un anno dopo la notifica", ha confermato Mike Pompeo in una nota.
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Gli Stati Uniti continueranno a offrire nel dibattito internazionale sul clima un "modello realistico e pragmatico" che mostra come "l'innovazione e i mercati aperti portano a una maggiore prosperità, minori emissioni e fonti di energia più sicure". Dice ancora Pompeo, commentando la presentazione della documentazione per l'uscita dall'accordo sul clima di Parigi.
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Pompeo sottolinea come l'approccio degli Stati Uniti ha portato "risultati che parlano da soli: le emissioni di inquinanti atmosferici che hanno impatto sulla salute umana e sull'ambiente sono scese del 74% fra il 1970 e il 2018. Le emissioni di gas serra sono calate del 13% fra il 2005 e il 2017, anche se l'economia è cresciuta del 19%".