Approvata oggi la "dichiarazione di Nairobi", obbiettivo decarbonizzare l'Africa
Il vertice africano sul clima si è concluso con l'adozione della "dichiarazione di Nairobi" che mira a sottolineare il potenziale del continente come centrale energetica verde. Lo ha reso noto il presidente keniota William Ruto. "Questa dichiarazione servirà come base per la posizione comune dell'Africa nel processo globale sul cambiamento climatico", si legge nella versione finale del documento.
I leader politici africani hanno definito uno stanziamento di 23 miliardi di dollari, al termine di due giornate di dibattito sugli impatti del cambiamento climatico in Africa, per stimolare la crescita green nel Vecchio Continente e affrontare le sfide climatiche.
La dichiarazione è stata adottata dai capi di Stato africani alla presenza dei leader globali alla chiusura dell'Africa Climate Summit a Nairobi. L'obbiettivo è quello di puntare alla de-carbonizzazione dell’Africa come strumento per garantire una maggiore uguaglianza e prosperità nel continente.
"Si deve aumentare la capacità di produzione di energia rinnovabile dell'Africa dai 56 gigawatt del 2022 ad almeno 300 gigawatt entro il 2030" è la richiesta alla comunità internazionale dei Paesi Africani che si legge nel documento. L'obbiettivo è "combattere la penuria di combustibile e rafforzare la presenza di energia pulita ed economica".
"Bisogna istituire una nuova architettura di finanziamento adatta alle esigenze dell'Africa puntando alla ristrutturazione e all’alleggerimento del debito che pesa gravemente sulle loro economie". Inoltre, "si dovrebbe puntare a istituire un regime di carbon tax"- si legge nel documento- "per istituire un'imposta sul commercio dei combustibili fossili e sull'aviazione".
La dichiarazione di Nairobi ha posto le basi per la lotta alla de-carbonizzazione che verrà discussa a novembre durante la Cop28 a Dubai.