Il biologo molecolare 42enne aveva lavorato per 8 anni a Londra alla Royal Society of Biology. Era scomparso venerdì da Santa Marta, dov'era in vacanza. La Procura di Roma aprirà un'inchiesta
© Royal Society of Biology, London
Un ricercatore italiano 42enne, Alessandro Coatti, originario di Portomaggiore (Ferrara), è stato ritrovato morto domenica 6 aprile nei pressi dello stadio Sierra Nevada di Santa Marta, in Colombia. Il suo corpo, fatto a pezzi, è stato trovato all'interno di una valigia, lungo un sentiero fuori città. L'uomo era scomparso venerdì da Santa Marta, dov'era arrivato in vacanza il giorno prima. La polizia è riuscita a identificare il corpo del biologo grazie al braccialetto dell'ostello del centro di Santa Marta dove aveva preso alloggio. La conferma è poi arrivata dall'ambasciata italiana a Bogotà. La Procura di Roma aprirà un'inchiesta con l'ipotesi di reato di omicidio.
Intorno alla vicenda è giallo. La testa, le braccia e i piedi del ricercatore laureato alla Normale di Pisa, specializzato al Max Planck Institute, e fino a qualche mese fa dipendente della Royal Society of Biology di Londra, sono stati trovati domenica da un gruppo di bambini in una valigia nei pressi dello stadio locale, mentre altri resti sono stati rintracciati nelle ultime ore in un'altra zona della città. La polizia è riuscita a risalire all'identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo del centro cittadino che l'uomo aveva ad un polso, mentre ulteriori dettagli sulla sua morte sono attesi dall'autopsia e dagli altri accertamenti in corso sui resti.
Un dipendente dell'ostello, come scrivono i media locali, ha riferito che Alessandro Coatti, prima di scomparire, aveva chiesto informazioni su come raggiungere Minca, zona montuosa a una ventina di chilometri da Santa Marta, per fare ricerche legate al suo lavoro. In Colombia l'uomo, che viaggiava solo, aveva tra l'altro visitato il parco naturale Tyrona. Coatti sabato sera l'uomo era uscito per recarsi in un locale notturno e non ha più fatto ritorno. Alcuni residenti avrebbe testimoniato di aver visto alcuni uomini, non identificati, abbandonare la valigia nei pressi dello stadio.
Sulle sue pagine social il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha offerto una ricompensa di circa 10mila euro a chiunque possa fornire informazioni utili per individuare il responsabile o i responsabili dell'omicidio. "Questo delitto non resterà impunito. I criminali devono sapere che a Santa Marta la criminalità non ha posto. Li perseguiremo finché non saranno stati assicurati alla giustizia", ha scritto Cuello nel post
Alessandro Coatti, laureato alla Normale di Pisa e specializzato a Londra in Neuroscienze, per 8 anni aveva lavorato alla Royal Society of Biology della capitale britannica. A fine 2024 aveva deciso di lasciare la Gran Bretagna e di partire alla volta dell'Ecuador per fare volontariato e poter viaggiare in Sud America. Aveva già visitato anche Perù e Bolivia.
"Era uno scienziato appassionato e dedito alla ricerca. Era simpatico, cordiale, intelligente, amato da tutti coloro con cui lavorava e mancherà profondamente a tutti coloro che lo conoscevano. I nostri pensieri vanno ai suoi amici e alla sua famiglia in questo momento davvero orribile", sono le parole degli ex colleghi della Royal Society of Biology che sul sito ufficiale dell'ente gli hanno reso tributo.
"Quando mio fratello mi ha chiamato ero a lavorare ma ho capito che era successo qualcosa, il sangue me lo diceva". Sono le parole di Giovanni Coatti, zio paterno di Alessandro, il biologo trovato senza vita a Santa Marta in Colombia. "Dopo il diploma è andato alla Normale di Pisa e poi a Londra, viveva là ma qualche volta tornava", dice lo zio. "Voleva andare ad abitare là (in Sudamerica, ndr) per cui era andato a fare un giro per vedere; sarebbe dovuto rientrare la settimana prossima".