Via libera all'erba dopo il referendum. Le autorità dello Stato contano su dieci miliardi di dollari in più per le casse pubbliche
Dal primo gennaio marijuana libera in Colorado. Quello di Denver è il primo Stato degli Usa in cui si potrà vendere l'erba legalmente, con una normativa perfino più "avanti" di quella vigente in Olanda. Il referendum in merito aveva dato ragione ai sostenitori della liberalizzazione, con oltre il 65% dei voti per l'erba libera. Ma anche negli altri Stati la maggior parte della popolazione vuole la legalizzazione della marijuana (58 americani su cento).
L'evento ha attirato parecchi statunitensi nello Stato della "droga libera". Infatti soltanto negli ultimi mesi oltre un centinaio di famiglie si sono trasferite nei pressi di Denver proprio per poter beneficiare della normativa, come hanno ammesso i diretti interessati. Per avere libero accesso a cure che fanno uso della sostanza, oltre che per poter facilmente reperire la droga.
Quanto alle autorità del Paese, si augurano soprattutto che la nuova legge attiri più turisti e contano addirittura di risparmiare dieci miliardi di dollari che saranno sottratti alla lotta allo spaccio. Saranno invece investiti soldi in scuole e ospedali.
Certo, sull'altro lato della medaglia c'è il Rapporto mondiale sulle droghe dell'Onu, che ha evidenziato come la legalizzazione aumenti la tossicodipendenza. D'altra parte, le previsioni di un forte ritorno economico sulle casse dello Stato hanno messo a tacere tutte le proteste, arrivate prima di tutto dalle forze dell'ordine. E a breve, anche Washington darà il via libera agli spinelli nei coffee shop, mentre Arizona, Oregon, Alaska e California stanno per proporre alla popolazione lo stesso referendum del Colorado. Altri venti gli Stati che hanno invece legalizzato la marijuana per usi terapeutici.