NON HANNO PERSO TEMPO

Confiscata la reggia di Ianukovich Tgcom24 dentro la villa faraonica

Il nostro inviato filma quello che è stato considerato il simbolo della corruzione del governo di Kiev

23 Feb 2014 - 13:34
 © -afp

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Nel giro di 24 ore è stata confiscata la sfarzosa villa dell'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich a Mezhighiria, a circa 20 chilometri da Kiev. La struttura ridiventa di proprietà dello Stato come ha deciso il Parlamento. La villa è da tempo un simbolo della corruzione del governo di Ianukovich. Si tratta di una residenza faraonica, con un parco di 140 ettari, allevamenti di pecore, maiali e struzzi.

Nell'enorme complesso residenziale, che sorge lungo le rive del Dnipro, c'è anche una sorta di museo con decine di auto d'epoca e moto, hovercraft e motoscafi parcheggiati in garage e un campo da golf in cui si sono divertiti gli antigovernativi.

Stando ai detrattori, l'ormai ex presidente avrebbe privatizzato una casa all'interno del parco e poi, attraverso una serie di atti governativi, avrebbe affittato l'intera area a due aziende, che hanno demolito gli edifici sovietici per costruirne di nuovi. Dietro queste due aziende ci sarebbe stato però lo stesso Ianukovich.

Scaricato dal partito - Il partito delle Regioni dell'ormai ex presidente ucraino ha scaricato il suo leader indicando lui e i suoi più stretti collaboratori come i "responsabili" delle violenze di Kiev in cui, tra agenti e insorti, sono morte almeno 82 persone. "Il Paese - si legge in una nota del movimento politico - è stato ingannato e derubato, ma anche questo non è nulla in confronto al dolore di decine di famiglie ucraine che hanno perso i propri cari. L'Ucraina è stata tradita. Ianukovich e il suo staff sono i responsabili di ciò".

Imbrattate le statue di Lenin - Intanto, i simboli del comunismo sono stati presi di mira dagli insorti con ancora più fervore nell'ultima settimana di protesta. Sono circa 40 le statue di Lenin abbattute o imbrattate in Ucraina dall'inizio della settimana, probabilmente da nazionalisti. Inoltre è stata saccheggiata la sede di Kiev del partito comunista, alleato di Ianukovich - e la facciata è stata riempita di scritte come "assassini", "criminali", "schiavi".

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