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La recrudescenza del conflitto nella provincia di Kivu Sud, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha costretto più di 850mila persone - quasi la metà delle quali bambini - a lasciare le proprie case. È quanto dichiarato da Jean François Basse, Rappresentante Unicef ad interim in Repubblica Democratica del Congo. Molti vivono in condizioni precarie, rifugiati in scuole, chiese o all'aperto, con accesso limitato ad acqua pulita, servizi igienico sanitari, assistenza mendica e istruzione. Le violenze in corso nella provincia hanno portato a un forte aumento delle gravi violazioni contro i bambini. I casi verificati da gennaio 2025 sono aumentati, raggiungendo un incremento di circa il 150% rispetto a dicembre 2024.