Papa Francesco: "Con il denaro destinato alle armi si potrebbe realizzare un fondo per combattere fame e crisi climatica". Belgio: "A marzo il primo vertice mondiale sul nucleare"
Alla Cop28 di Dubai, 116 Paesi si impegnano a triplicare le capacità di energia rinnovabile nel mondo da qui al 2030, secondo quanto ha dichiarato la presidenza del vertice di Dubai. L'obiettivo è quello ridurre la dipendenza dal carbone e dal gas, la principale sfida di questo summit. Giorgia Meloni: "E' un momento chiave del nostro sforzo per contenere la crescita delle temperature entro 1,5 gradi". "Anche se ci sono ragioni per essere ottimisti - prosegue il premier - l'obiettivo è lontano, la Cop 28 deve essere una svolta. Serve una transizione ecologica, non ideologica". Il Papa nel suo messaggio affidato al cardinale Parolin: "Realizziamo un fondo con i soldi destinati alle armi per combattere fame e crisi climatica".
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Dopo la partecipazione venerdì a due sessioni tematiche, il premier italiano è intervenuto nell'assemblea plenaria. L'Italia, ha garantito, "sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione, lo fa in modo pragmatico, con un approccio di neutralità tecnologica, libero dal radicalismo". "Se vogliamo essere efficaci serve una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economico-sociale: serve una transizione ecologica, non ideologica".
A Dubai Giorgia Meloni ha annunciato che l'Italia contribuirà con 100 milioni al fondo 'Loss and damages' destinato ai Paesi più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici e confermato l'attenzione all'Africa, a cui sarà destinato il 70% dei 4 miliardi del Fondo clima italiano. In questi due giorni, ha detto, "si sono fatti importanti passi in avanti, con senso di responsabilità, ricordando che gli sforzi di oggi vengono fatti non per noi ma per quelli che verranno dopo di noi", perché come diceva Warren Buffet, "c'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa".
Parlando con i giornalisti, Meloni ha poi assicurato che l'uscita dai combustibili fossili è "un obiettivo che dobbiamo continuare a centrare". Pero', ha aggiunto, "la tempistica deve essere sostenibile: la sostenibilità climatica-ecologica deve camminare insieme alla sostenibilità sociale e alla sostenibilità economica altrimenti ci porta dritti alla deindustrializzazione".
La presidenza della Cop28 ha quindi annunciato che 116 Paesi si impegnano a triplicare la capacità di energia rinnovabile nel mondo da qui al 2030, anche se i grandi produttori e consumatori di idrocarburi, tra cui Russia, Iran e Cina, non hanno firmato. Un segnale di buona volontà è arrivato anche da Big Oil, con 50 colossi petroliferi, tra cui Exxon e Aramco, che si sono impegnati a ridurre le loro emissioni, anche quelle di metano. L'accordo è stato però criticato da molti attivisti del clima, definito una "copertura" dietro la quale resta immutabile la logica dei principali produttori di petrolio, orientata esclusivamente al profitto.
Un passo avanti, dunque, sulla strada del ricorso alle nuove tecnologie ritenute pulite e sicure, a partire dalla fusione nucleare e dalla realizzazione di reattori di ultima generazione. Ma per molti un escamotage per dribblare il vero problema: quello della decarbonizzazione. I combustibili fossili rappresentano infatti il vero nemico da combattere sul fronte della lotta al riscaldamento terrestre. Ma per gran parte dei Paesi, a partire dalle superpotenze Usa e Cina, i maggiori inquinatori al mondo, aggredire in maniera troppo drastica petrolio, carbone e gas naturale, avrebbe un costo troppo elevato per l'economia.
Alla Cop 28 si è affacciato anche il tema del nucleare con 22 Paesi (tra cui Usa, Francia, Giappone, Canada, Gran Bretagna) che hanno chiesto di triplicare la produzione di energia atomica entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni.
È stato quindi accolto con soddisfazione l'annuncio del Belgio che organizzerà a marzo 2024 insieme all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) il primo vertice mondiale sul nucleare. Così il premier belga Alexander De Croo a margine dei lavori della Cop28. "Stiamo ampliando due centrali nucleari, investendo 100 milioni in innovazione per i piccoli reattori Smr. E quadruplichiamo la nostra capacità di energia eolica offshore", ha sottolineato De Croo.
Dure le parole di papa Francesco, assente per motivi di salute: "La devastazione del creato è un'offesa a Dio", afferma il Pontefice nel suo messaggio letto dal segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin: "Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari - la proposta di Bergoglio - costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico".