Cop28, l'appello dell'Onu: "Stop a tutti i combustibili fossili"
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Resta solo l'indicazione di triplicare la capacità di energia rinnovabile e il raddoppio dell'efficienza energetica al 2030
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Si concentra sul nodo dei combustibili fossili - i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici e dei fenomeni meteorologici estremi secondo la scienza - lo scontro alla Cop28 in corso a Dubai. La bozza di accordo presentata dal presidente della Conferenza, Sultan Al Jaber, non parla più di uscita (phaseout) da carbone, petrolio e gas come in una precedente versione, ma solo di riduzione (phasedown).
Il testo esorta le Parti all'azione su sette punti:
- riduzione graduale del carbone unabated e limitazioni nei permessi di nuova produzione di energia elettrica da carbone unabated (lavorato in impianti che non dispongono di sistemi di cattura-stoccaggio o cattura-utilizzo di anidride carbonica)
- accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi energetici a emissioni nette zero, utilizzando combustibili a zero e a basso contenuto di carbonio molto prima o intorno alla metà del secolo;
- accelerare nelle tecnologie a zero e basse emissioni di gas serra, incluse, tra le altre, le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione, comprese la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, e la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio, in modo da potenziare gli sforzi verso la sostituzione dei combustibili fossili unabated nei sistemi energetici;
- ridurre sia il consumo sia la produzione di combustibili fossili, in modo giusto, ordinato ed equo così da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, in linea con la scienza;
- accelerare e sostanzialmente ridurre le emissioni diverse dalla Co2, comprese, in particolare, quelle di metano a livello globale entro il 2030;
- accelerare la riduzione delle emissioni prodotte dal trasporto su strada con una serie di percorsi, incluso lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni;
- eliminare il prima possibile i sussidi alle fonti fossili inefficienti che favoriscono lo spreco e non affrontano la povertà energetica o le giuste transizioni.
"Non possiamo continuare a calciare il barattolo lungo la strada. Siamo fuori strada e quasi fuori tempo" massimo sui cambiamenti climatici. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, intervenuto in conferenza stampa in occasione della conferenza sul clima Cop 28. "E’ il momento di dare il massimo per negoziare in buona fede e raccogliere la sfida", ha affermato Guterres, spiegando che i negoziatori dovranno ora concentrarsi sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sulla giustizia climatica. Il segretario generale ha quindi ribadito l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 gradi rispetto all’epoca preindustriale.
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"Il nostro pianeta è a pochi minuti dalla mezzanotte per quanto riguarda il limite degli 1,5 gradi. E l’orologio continua a fare tic tac", ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite. «Siamo in una corsa contro il tempo» per limitare il riscaldamento globale, ha ricordato Guterres. "Abbiamo bisogno di un risultato ambizioso che dimostri un piano decisivo in ambito climatico per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi e proteggere coloro che sono in prima linea nella crisi climatica", ha aggiunto.