Dalla Corea del Nord missile ipersonico sul Mar del Giappone
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Il ministro degli Esteri di Pyongyang: "Finché esisterà la minaccia ostile degli Stati Uniti e delle sue forze vassalle, le armi nucleari della Dprk saranno un mezzo per difendere la pace e la sovranità"
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La Corea del Nord respinge "con fermezza" le richieste "obsolete e assurde" di denuclearizzazione dei capi della diplomazia di Usa, Giappone e Corea del Sud, che in una riunione della scorsa settimana avevano ribadito che Pyongyang non dovrebbe possedere atomiche. In una nota rilanciata dall'agenzia Kcna, il ministero degli Esteri nordcoreano ha ribadito invece l'intenzione di rafforzare le capacità nucleari del Nord in risposta alle "minacce ostili" dei suoi nemici, criticando con durezza gli "atti avventurosi e insensati dei tre Paesi ostili che incitano al confronto e al conflitto collettivo" nella penisola coreana e nei suoi dintorni.
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Il ministero degli Esteri nordcoreano ha anche definito la denuclearizzazione un "obiettivo miope", rilevando che non è "altro che il colmo della stupidità che suscita lo stupore della gente del mondo" e che gli Stati Uniti non si sono ancora risvegliati dal "vecchio sogno fallito della denuclearizzazione". "Non vale la pena di considerare di contrastare la posizione degli Usa che fuggono dalla realtà e condanniamo e respingiamo l'azione americana nel tono più risoluto".
La Corea del Nord "aderirà con costanza alla nuova linea di rafforzamento delle forze nucleari" e "dissuaderà completamente gli Stati Uniti e le sue forze vassalle da minacce e ricatti" usano tutti gli strumenti politici e militari a sua disposizione, ha rimarcato la dichiarazione, secondo cui "gli Stati Uniti stanno perseguendo un piano obsoleto e assurdo di denuclearizzazione, che ora sta diventando sempre più impossibile e impraticabile anche praticamente e concettualmente dal punto di vista del momento attuale".
Pyongyang ha attaccato quindi i colloqui trilaterali della scorsa settimana tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e i ministri degli Esteri nipponico Takeshi Iwaya e sudcoreano Cho Tae-yul, che hanno inviato un "forte" avvertimento contro le provocazioni" di Pyongyang. Il ministero nordcoreano ha accusato le tre Nazioni di "incitare allo scontro collettivo" nella penisola coreana e nella regione: qualsiasi provocazione e minaccia sarà accolta con "contromosse schiaccianti e decise".
Finché esisterà "la minaccia ostile degli Stati Uniti e delle sue forze vassalle, le armi nucleari della Dprk saranno un mezzo per difendere la pace e la sovranità e un mezzo di legittima autodifesa", ha osservato ancora il ministero. Pyongyang è in attesa di capire i piani della seconda amministrazione di Donald Trump verso il Nord dopo il dialogo naufragato durante il primo mandato del tycoon alla Casa Bianca.