Il grande sit-in di fronte al Parlamento, organizzato durante il secondo voto sull'impeachment, ha registrato l'afflusso di migliaia di persone nonostante le temperature sotto lo zero
Il Parlamento della Corea del Sud ha approvato la mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol. Il provvedimento, promosso dalle opposizioni, è passata al secondo tentativo dopo il nulla di fatto della settimana scorsa. Nel frattempo nelle strade di Seul almeno 200mila persone hanno manifestato per la deposizione del presidente e festeggiato una volta appresa la notizia del via libera. Yoon ha affermato che "si farà da parte", esortando allo stesso tempo a porre fine alla "politica di eccessi e di scontro" tra le formazioni del Paese. In un messaggio trasmesso in tv, il Capo dello Stato ha aggiunto che, "malgrado ora debba farmi da parte per un po', il viaggio verso il futuro non deve mai fermarsi".
Stavolta i 108 deputati del People Power Party, il partito al governo di cui fa parte Yoon, hanno partecipato al voto e diversi esponenti si sono espressi a favore, consentendo di raggiungere il quorum dei due terzi (200 sui 300 totali) dell'Assemblea.
La manifestazione nella capitale sudcoreana di fronte al palazzo dell'Assemblea nazionale ha registrato l'afflusso di migliaia di persone a dispetto del freddo e delle temperature sotto lo zero.
Yoon è finito nella bufera dopo l'incredibile vicenda della legge marziale, dichiarata la sera del 3 dicembre e ritirata sei ore dopo per il voto contrario da parte della Camera.
Oltre che a Seul, sono state organizzate manifestazioni nelle principali città della Corea del Sud. Le autorità hanno alzato il livello di allerta in particolare per le dimostrazioni nelle roccaforti conservatrici tradizionali, tra cui Busan, Daegu e le province di Gyeongsang meridionale e settentrionale.
Sabato scorso, Yoon era sopravvissuto al voto di impeachment dopo che la maggior parte dei deputati del partito al governo aveva boicottato il voto in Aula. Da allora le proteste pubbliche contro Yoon si sono intensificate e il suo indice di gradimento è crollato. Decine di migliaia di persone hanno sfidato il freddo pungente e si sono riversate nelle strade della capitale, Seul, ogni notte nelle ultime due settimane, chiedendo l'estromissione e l'arresto del presidente. Hanno urlato slogan, cantato, ballato e agitato bastoncini luminosi K-pop. Gruppi più piccoli di sostenitori conservatori di Yoon, ancora migliaia, si sono anche radunati nella capitale, denunciando i tentativi di mettere sotto accusa il presidente.