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Coronavirus, in Italia 338 nuovi casi (244 in Lombardia) e 44 vittime | Il Piemonte chiude l'Unità di crisi

Zaia si dice pronto ad acquistare il vaccino dopo l'ok dell'Aifa. La Cina registra 57 nuovi contagi, il massimo da aprile mentre la Spagna riaprirà le frontiere il 21 giugno.

14 Giu 2020 - 18:40
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Risulta stabile il dato giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia, con un incremento di 338 casi rispetto a ieri, quando si era registrata una crescita di 346. I tamponi sono stati 56.527. In Lombardia i nuovi contagiati sono 244 in più, pari al 72,1% dell'aumento odierno nel Paese. Le vittime sono state 44 in 24 ore, per un totale di 34.345. Calano le terapie intensive (-11) e aumentano i guariti (+1.505). Il Piemonte chiude l'Unità di crisi. 


"Se possiamo riaprire il Paese è perché, a ogni tappa dell'epidemia, ognuno ha fatto la sua parte. Lo Stato ha tenuto". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo: "L'estate 2020 non sarà come le altre, dovremo seguire l'evoluzione dell'epidemia per prepararci. La lotta non è finita, ma sono felice con voi di questa prima vittoria contro il coronavirus".


Sono undici le Regioni che non hanno registrato vittime nelle ultime 24 ore. Dai dati del bollettino della Protezione Civile emerge che Marche, Campania, Puglia, le province autonome di Trento e Bolzano, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Valle d'Aosta, Calabria, Molise e Basilicata non hanno rilevato decessi.


Ci sono molti tamponi debolmente positivi e molti positivi riscontrati in seguito ai test sierologici tra i 244 nuovi casi positivi rilevati oggi in Lombardia. E' quanto ha precisato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. Tra i nuovi positivi, ha detto, "è importante evidenziare che 77 sono riferiti a controlli a seguito di screening sierologici regionali, 12 a ospiti delle RSA e 8 ad operatori sanitari. Degli altri 147 casi positivi correlati a tamponi eseguiti su segnalazione delle ATS e dei medici di base, la maggior parte evidenzia un esito debolmente positivo". Si tratta di "una situazione che, secondo gli esperti, può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell'organismo e non a nuove insorgenze. Il coordinamento della rete ospedaliera evidenza un aumento del numero dei guariti e dei dimessi dagli ospedali", ha concluso.


E' in crescita in Lombardia il rapporto tra tamponi effettuati e positivi: nella giornata odierna il dato è salito al 2.6%, mentre ieri era al 2.2% e venerdì all'1.8%. Su 9.336 tamponi effettuati, sono stati individuati 244 nuovi casi per un totale complessivo di 91.658 in Regione. A Bergamo sono stati registrati 62 casi, a Milano 45 (di cui 21 in città). I nuovi decessi in Lombardia sono stati 23 (16.428 in tutto), mentre calano sia i ricoveri in terapia intensiva, (94, -2) che negli altri reparti (2.116, -136). 


Risulta stabile il dato giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia, con un incremento di 338 casi rispetto a ieri, per un totale di 236.989. I tamponi eseguiti sono stati 56.527. In Lombardia i nuovi contagiati sono 244 in più, pari al 72,1% dell'aumento odierno nel Paese. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 44, (34.345 in tutto). Calano di 1.211 unità i malati (26.274 in tutto), con i guariti che salgono a 176.370 (+1.505). Sono 209 i pazienti in terapia intensiva, 11 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 3.594, con un calo di 153, mentre quelli in isolamento domiciliare scendono a 22.471, (-1.047).


La Regione Piemonte ha chiuso l'Unità di crisi anti coronavirus che era stata allestita a febbraio. Lo si è appreso in ambienti medici. L'attività collegiale dell'organismo è stata sospesa. Attualmente è previsto solo un turno di reperibilita'.


Non si registrano nuovi casi di Covid-19 né vittime in Sardegna nelle ultime 24 ore. Sono complessivamente 1.363 i casi di positività accertati dall'inizio dell'emergenza. In totale nell'Isola sono stati eseguiti 68.769 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 12, di cui nessuno in terapia intensiva, mentre 21 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.179 pazienti guariti (+2 rispetto al dato precedente), più altri 19 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 132 in tutto.


Dopo 3 mesi di stop a causa del coronavirus, ripartono anche le celebrazioni dei matrimoni. Il 15 giugno si può tornare a pronunciare il "fatidico sì" in gran parte delle Regioni italiane: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Puglia i governatori si sono adeguati con le ordinanze alla direttiva nazionale. Leggi l'articolo


"E' uno scenario in movimento e fra tre mesi sarà un altro mondo: chi porterà a casa il vaccino o un test rapido sicuro sarà come avere il test per la gravidanza o per la glicemia in casa. Vuol dire che il virus è gambizzato". Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Ci vuole prudenza sugli scenari ma se i vaccini verranno autorizzati dall'Aifa noi siamo pronti a ordinarli e a comprarli. La vaccinazione non è obbligatoria ed è fortemente raccomandata, ma noi dobbiamo mettere in condizione i veneti a vaccinarsi", ha aggiunto. 


"Sono convinto che la normalità tornerà in estate". Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Non ho una data ma se continua così e i dati epidemiologici proseguono, lo stesso governo nel momento in cui fa scadere il Dpcm il 15 luglio, indica che a quella data vuol fare un tagliando. E molte attività sono già state liberate da incombenze. Diciamo che il 15 luglio è la deadline per far sbloccare tutto", ha aggiunto. 



La Spagna aprirà le frontiere con gli altri Paesi dell'Unione europea il 21 giugno con l'esclusione del Portogallo con il quale la libera circolazione sarà ripristinata il primo luglio. Lo ha comunicato il premier Pedro Sanchez, riporta El Pais online. Con la riapertura - ha spiegato Sanchez - sarà abolito l'obbligo di quarantena per chi entra in Spagna. I viaggiatori dai Paesi terzi, invece, potranno entrare a partire dal primo luglio in base alla situazione epidemiologica e al principio di reciprocità con ciascuno Stato.


"Leggo che con tanta fretta in alcune regioni ben più colpite da Covid 19 della regione Toscana ci si affretta a dichiarare finito, a breve, l'obbligo delle mascherine. Mi sembra un errore che mette a rischio la salute dei cittadini dell'intera Italia". Lo ha scritto su Facebook il governatore toscano Enrico Rossi. "Credo invece che si debba fare a meno dei guanti, almeno quando non si maneggiano generi alimentari, purché la pulizia e l'igiene delle mani sia rigorosamente rispettato", ha aggiunto. 


Le donne muoiono meno per coronavirus ma tendono a contagiarsi di più. E il trend è in crescita. E' quanto emerso nell'ultimo aggiornamento della Sorveglianza Integrata Covid-19 in Italia, a cura dell'istituto Superiore di Sanità relativo al 10 giugno: oltre il 54% dei casi di Sars-Cov-2 in Italia riguardava soggetti femminili, a fronte del 46% di pazienti maschi. Una percentuale in costante crescita da marzo a oggi. Nello stesso monitoraggio relativo al 13 marzo le donne erano appena il 39,7% dei casi, un mese dopo, il 13 aprile, era donna il 49,3% dei contagiati. 


Il numero complessivo dei casi positivi di coronavirus ha superato oggi in Israele la quota di 19.000, dei quali 15.360 sono comunque guariti o in fase di guarigione. Lo ha reso noto il ministero della sanita'. Con la progressiva ripresa dei contagi negli ultimi dieci giorni, 15.963 persone sono state poste in isolamento cautelativo nelle loro abitazioni. I malati accertati sono 3.268, 26 dei quali sono in rianimazione. I decessi sono stati finora 300.


La Russia ha registrato altri 8.835 nuovi casi di contagio da coronavirus nelle ultime 24 ore per un totale di 528.964. Dei nuovi casi 1.477 sono stati registrati a Mosca. Nelle ultime 24 ore si contano anche altri 119 morti, 50 solo nella capitale russa, per un totale di 6.948 decessi.


Aumento record dei contagi da Covid-19 in Pakistan, con 6.825 casi registrati nelle ultime 24 ore. Ne dà notizia il ministero della Salute. Per il terzo giorno consecutivo il numero dei nuovi casi è superiore alle 6.000 unitaà Il totale sale così a 139.230. I deceduti sono aumentati di 81 unità, portando il totale a 2.632. I guariti dall'inizio della pandemia sono 51.735.


Chiunque chieda di essere curato per la febbre a un qualsiasi ospedale o centro di assistenza medica di Pechino sara' sottoposto a test per il coronavirus. Lo ha reso noto il portavoce della commissione medica della capitale cinese, dove sono cresciti i timori per un nuovo cluster di infezioni.



"I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanita'. E poi le persone a rischio, per età o perché colpite da certe patologie, e le forze dell`ordine" e dopo, toccherà a tutti gli altri, con le prime dosi, se gli studi clinici arriveranno in fondo, tra novembre e dicembre. Lo dice a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministero alla Salute, che con i colleghi di Francia, Germania e Olanda ha preparato il contratto con AstraZeneca.


I morti della pandemia di coronavirus nel mondo hanno superato quota 430mila. Secondo i dati della Johns Hopkins University. Secondo il contatore dell'Universita' i decessi di pazienti affetti da coronavirus in tutto il mondo sono 430.128. I contagiati a livello mondiale sono 7.786.042. Gli Stati uniti sono primi per numero di casi e per decessi, segue il Brasile.


Le autorità sanitarie tedesche hanno annunciato che nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 247 contagi e sei morti per coronavirus. Secondo il Robert Koch Institute i contagi confermati nel Paese sono 186.269 e il bilancio dei decessi è salito a 8.787. La maggioranza dei casi si trova in Baviera, 47.626.


Il ministro della Salute cileno Jaime Manalich si è dimesso dopo la polemica sui bilanci dei decessi legati al coronavirus nel Paese. Il presidente Sebastian Pinera lo ha sostituito sabato sera sostenendo che Manalich non ha fatto "alcuno sforzo" nel portare avanti "il suo nobile e difficile dovere" di proteggere le vite e la salute dei cileni. Il nuovo ministro della Salute e' Oscar Enrique Paris, dottore e accademico.


I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 734. E' quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, secondo la quale i decessi totali sono 115.347.


Nella giornata segnata dalle dimissioni del ministro della Sanità del Cile, per una pandemia da coronavirus che in quel Paese sembra fuori controllo, l'America Latina ha raggiunto nelle ultime 24 ore 1.600.720 contagi (+44.551) e 77.960 morti (+2.299). E' quanto emerge da una statistica realizzata dall'Ansa, sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani. Stabile leader della classifica il Brasile con 850.514 contagi e 42.720 morti.

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