L'azienda farmaceutica toglie il segreto sul documento che risale al 27 agosto. Bruxelles: "Bene l'impegno verso una maggiore trasparenza". Von der Leyen: superata la clausola del massimo sforzo
astrazeneca
La Commissione europea ha pubblicato il contratto con AstraZeneca sul vaccino contro il Covid-19. "A seguito della rinnovata richiesta della Commissione europea il 27 gennaio 2021, l'azienda farmaceutica AstraZeneca ha accettato di pubblicare il contratto firmato tra le due parti il 27 agosto 2020", comunica l'esecutivo, diffondendo il testo. "La Commissione accoglie con favore l'impegno dell'azienda verso una maggiore trasparenza", sottolinea la Ue.
E aggiunge: "La trasparenza e la responsabilità sono importanti per contribuire a costruire la fiducia dei cittadini europei e per assicurarsi che possano fare affidamento sull'efficacia e sulla sicurezza dei vaccini acquistato dall'Ue".
Alcune parti del contratto coperte da clausole di confidenzialità - Il contratto pubblicato contiene parti oscurate relative a informazioni riservate, come i dettagli delle fatture. Il portavoce capo della Commissione Eric Mamer ha infatti comunicato che il contratti sarà disponibile online insieme a un comunicato stampa della Commissione, ma ha anche precisato che ci saranno comunque alcune parti coperte dalle clausole di confidenzialità, e in particolare i dettagli sui pagamenti. Si tratta del secondo contratto che viene pubblicato, dopo che CureVac aveva accettato di rendere pubblico l'accordo di acquisto anticipato con Bruxelles.
Von der Leyen: "Superata la clausola del 'massimo sforzo" - A proposito dello scontro Ue-AstraZeneca degli ultimi giorni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, parlando all'emittente Deutschlandfunk, ha spiegato che la clausola del "massimo sforzo possibile" a cui ha fatto riferimento il Ceo dell'azienda in relazione al taglio delle consegne ai Paesi Ue, "si applicava fino a quando non fosse chiaro se potevano sviluppare un vaccino. Quel tempo è ormai passato. Il vaccino è qui".
"Vaccini per l'Ue prodotti anche in Gb" - Il contratto afferma che la casa farmaceutica "condurrà i suoi migliori sforzi per produrre il vaccino nei luoghi di produzione all'interno dell'Ue", nonché nel Regno Unito che "solo per la sezione" in questione è considerato incluso, potendo "produrre in strutture non-Ue se necessario per accelerare la fornitura del vaccino in Europa", previa comunicazione con la Commissione europea. Il contratto rimane comunque oscurato in alcune parti, tra cui quelle relative a costi e pagamenti, così come le quantità e tempisstiche di alcune produzioni/consegne. In relazione alle prime dosi, nel contratto sono oscurati i dati sui vari trimestri.
"Best effort" legato al grado d'impegno - Nel documento si specifica inoltre il significato di "best reasonable efforts", che è stato un punto di scontro fra le parti in relazione alla riduzione delle quantità di dosi fornite. Il termine, traducibile in italiano con "massimi sforzi possibili", riguarda "nel caso di AstraZeneca le attività e la quantità di impegno che un'azienda di tali dimensioni, con tali infrastrutture e risorse come AstraZeneca intraprenderebbe o userebbe nello sviluppo e produzione di un vaccino per mettere fine alla pandemia globale che sta causando gravi problemi di salute pubblica, limitazioni alle libertà personali e conseguenze economiche, nel mondo intero, ma considerando efficacia e sicurezza".
La stessa espressione, si legge, per la Commissione e gli Stati membri, indica "le attività e il grado di impegno che il governo intraprenderanno o useranno a sostengo del loro appaltatore nello sviluppo del vaccino, considerando la necessità urgente" per contrastare la pandemia globale che sta causando gravi problemi di salute pubblica, limitazioni alle libertà personali e conseguenze economiche, nel mondo intero".