Dura replica del governo italiano alle parole della presidente della commissione Ue, che aveva bollato i coronabond come uno "slogan sul quale non stiamo lavorando". Ministro Gualtieri: "Parole sbagliate"
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"Mi batterò fino all'ultima goccia di sudore per ottenere una risposta europea forte e coesa, c'è un appuntamento con la storia e la Ue deve essere all'altezza". Lo ha detto Giuseppe Conte commentando le parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen secondo la quale "i coronabond sono un tormentone e nessuno ci sta lavorando". "Parole sbagliate", ha aggiunto il ministro Roberto Gualtieri. Poi arriva a ricucire il rapporto la precisazione della Commissione Ue: "Nessuna opzione esclusa".
"Il compito della proposta non lo abbiamo rimesso alla presidente Von Der Leyen": questo il lapidario commento di Giuseppe Conte rispondendo alla presidente della Commissione europea che ha liquidato l'idea dei coronabond come "slogan". "Abbiamo dato incarico - ha spiegato in conferenza stampa a palazzo Chigi - all`eurogruppo 14 giorni per elaborare delle proposte, al plurale, che il prossimo Consiglio europeo possa prendere in considerazione. Chiaro, c'è un dibattito in corso, ma sarò inflessibile: tutti i dibattiti di questo mondo ma c'è un appuntamento con la storia, l'Ue deve dimostrare di essere all`altezza. La storia non avverte quando arriva. E' uno shock simmetrico che riguarda tutti, si tratta di dimostrarsi adeguati o no a questa evenienza, l`Italia si sta dimostrando completamente consapevole della reazione comune, poderosa, vigorosa, che la storia ci chiama a dare".
"Io - ha detto il premier - non passero' alla storia come quello che non è stato capace di dare la risposta. Mi batterò fino all'ultima goccia di sudore e fino all`ultimo grammo di energia".
Gualtieri: "Parole di Von der Leyen sbagliate" - "Le parole di Von Der Leyen" sui coronabond "sono sbagliate". Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei "è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull'economia e tutti devono essere all'altezza della sfida, anche la presidente della commissione europea". Lo
dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Von der Leyen "Non si lavora su coronabond" - A scatenare la reazione del governo italiano sono state le parole della presidente della Commissione Ursula von der Leyen che in un'intervista alla Dpa ha detto: "Sui coronabond ci sono chiari confini giuridici, e non c'è un piano. Non lavoriamo a questo". "La parola coronabond è solo una sorta di slogan. Dietro c'è la grande questione delle garanzie. E su questo le riserve della Germania come di altri paesi sono giustificate".
Sassoli: "Von der Leyen chiarisca" - "Penso che debba arrivare un chiarimento dalla Von der Leyen, noi in parlamento avevamo capito un'altra cosa". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. "Noi sappiamo una cosa. E' indispensabile trovare un meccanismo a garanzia del debito che i Paesi produrranno per questa emergenza e sappiamo che tutti i Paesi dell'Unione saranno toccati, che dovranno spendere molti soldi e abbiamo bisogno di condividere questo debito", ha
aggiunto Sassoli. "Poi se qualcuno ha altre idee le tiri fuori, siamo disposti a discuterne. Il Consiglio giorni fa ha dato incarico all'Eurogruppo di formulare proposte e in questi giorni il dibattito è aperto sugli strumenti. Ma noi siamo sicuri che serva uno strumento di condivisione del debito questo è poco ma sicuro. Se qualcuno ha altre idee, lo vuole chiamare in altro modo, ben venga. Si faccia avanti", ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo.
In serata la precisazione: "Lavoriamo nei limiti del trattato" - "Il Consiglio europeo ha incaricato l'Eurogruppo di presentare proposte entro le prossime settimane. La Commissione parteciperà a tali discussioni e sarà pronta a fornire assistenza, se sostenuta dall'Eurogruppo. Ciò è necessario poiché lo spazio fiscale per i nuovi strumenti è limitato. Parallelamente, la Commissione sta lavorando a proposte per la fase di recupero nell'ambito dei trattati esistenti. Come primo passo stiamo attualmente lavorando a una piena flessibilità dei fondi esistenti, come i fondi strutturali. Ciò fornirà supporto immediato. Per garantire il recupero, la Commissione proporrà modifiche alla proposta del bilancio che consentiranno di affrontare le ricadute della crisi del coronavirus. Ciò includerà un pacchetto di incentivi che garantirà il mantenimento della coesione all'interno dell'Unione attraverso la solidarietà e la responsabilità. In questo momento, il Presidente non esclude alcuna opzione entro i limiti del trattato". E' quanto si legge in una nota della Commissione europea emessa al termine della giornata.
Fonti Mef: bene precisazione Von der Leyen - Positivo il chiarimento fornito dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che ha sottolineato come non sia esclusa nessuna opzione all'interno dei limiti definiti dai trattati. Così fonti Mef dopo la nota con cui la presidente della commissione Ue ha precisato la sua posizione sugli eurobond.