Costretto a rimanere (per ben due volte) a Wuhan, il 17enne è risultato negativo al test sul virus
Un volo dell'Aeronautica militare italiana decollerà nelle prossime ore per andare a prendere Niccolò, lo studente italiano bloccato a Wuhan, in Cina. "Lo riporteremo a casa al più presto", ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Niccolò non ha potuto rientrare con il volo britannico con altri connazionali perché presentava qualche linea di febbre.
Si avvia quindi alla conclusione l'odissea dello studente 17enne di Grado rimasto bloccato a Wuhan con la febbre. La notizia è stata data ai genitori del ragazzo dal titolare della Farnesina dopo un vertice con il ministro della salute Roberto Speranza e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
Niccolò frequenta il liceo Sello di Udine e si trova in Cina per un anno di studio all'estero all'interno del progetto intercultura. Quando è arrivata la notizia che aveva la febbre e che, quindi, non sarebbe salito sull'aereo per tornare a casa, per la famiglia sono iniziati giorni di ansia e attesa, per il figlio bloccato a terra a Whuan per ben due volte.
Lo studente avrebbe dovuto lasciare la Cina una settimana fa insieme ad altri 50 connazionali fatti rientrare in emergenza dall’unità di crisi della Farnesina, ma con la febbre alta non si è potuto imbarcare. Nelle ultime ore l'ennesima delusione: la temperatura quasi a 38 gli ha impedito ancora la partenza. Il test del virus è risultato negativo e presto tornerà in famiglia con un aereo tutto per lui.