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Agnès Buzyn, ex ministra della Salute, attacca il presidente: "A gennaio gli avevo detto della catastrofe sanitaria in arrivo. Ha voluto anche le elezioni. Adesso ci saranno migliaia di morti"
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"L'epidemia è realtà, tutti a casa, siamo in guerra". Ha aspettato lunedì 16 marzo 2020 Emmanuel Macron per rivelare alla Francia intera la portata dell'emergenza sanitaria causata dall'avanzare del coronavirus. Il giorno prima, le elezioni municipali parigine; il giorno dopo "la guerra". E frontiere chiuse. Un modo di agire che ha suscitato grosse perplessità, perché sono tanti coloro che pensano che Macron abbia perso tempo prezioso (considerato anche il "vantaggio" del poter constatare come fosse evoluta l'epidemia in Italia nei giorni precedenti). Tra le voci critiche, una fra tutte, quella di Agnès Buzyn, ex ministra della Salute francese, che il 16 febbraio ha lasciato il suo posto al governo per sostituire il candidato macronista al comune di Parigi, Benjamin Griveaux, colpito da uno scandalo sessuale e costretto a ritirarsi.
"Avevo visto subito quanto stava accadendo in Cina - ha raccontato Buzyn -. Il 20 dicembre un blog anglofono dettagliava delle polmoniti strane. Avvertii il direttore generale del ministero della Salute. L’11 gennaio avevo inviato un messaggio al Presidente Macron per spiegargli la situazione. Il 30 gennaio, avvertii anche il primo ministro Edouard Philippe: le elezioni non si sarebbero potute tenere".
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Le elezioni, invece, si sono svolte (astensionismo record, e ci sarebbe anche il ballottaggio, ndr). Buzyn ha partecipato, e fatto anche campagna elettorale ("In condizioni incredibili, piena di paura per il dover spesso stare in mezzo alla folla", dice). Probabilmente, la Buzyn sa che anche lei avrebbe potuto fare qualcosa in più per proteggere il suo popolo dallo tsunami ormai arrivato anche in Francia.
L'intervista di Agnés Buzyn, in lacrime, rilasciata alla giornalista del Monde, Ariane Chemin, è però soprattutto un atto di accusa verso Macron. Poteva "dichiarare guerra" prima al virus invisibile (ma fortissimo)? Secondo l'ex ministra Buzyn, assolutamente sì. E cosa farà lei adesso? "Ministro un giorno, medico per sempre. L’ospedale avrà bisogno di me. Ci saranno migliaia di morti". Lo tsunami è davanti agli occhi dei francesi.