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Sono almeno 600 le persone morte in Iran per aver ingerito alcol adulterato con la convinzione che aiutasse a proteggere dal coronavirus. Lo ha riferito il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, precisando che i casi di avvelenamento sono circa 3mila in diverse province della Repubblica islamica, tra cui quelle di Fars, Khuzestan e Khorasan Razavi. Numerose persone hanno anche perso la vista.