QUESTIONE APERTA

Covid, il G7 chiederà all'Oms una nuova indagine sulle origini del virus

La richiesta, avviata da Biden, segue la decisione del presidente Usa di allargare l'indagine americana in seguito ai dubbi sulla fuga da un laboratorio di Wuhan. Michel: "Il mondo ha il diritto di sapere"                                                                                    

10 Giu 2021 - 10:38
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I leader del G7, che si riuniscono venerdì in Cornovaglia, chiederanno una nuova e trasparente indagine da parte dell'Oms sulle origini del coronavirus. Una richiesta avviata dall'amministrazione di Joe Biden e che segue la decisione del presidente degli Stati Uniti di espandere l'indagine americana sulle origini della pandemia, dopo che non sono stati fugati tutti i dubbi sulla possibile fuga del virus da un laboratorio di Wuhan.

La stessa decisione era trapelata da una bozza della dichiarazione del vertice Ue-Usa, un tema che sta molto a cuore all'amministrazione statunitense. Il G7, secondo quanto scrive Bloomberg che ha visionato la bozza del comunicato finale, si impegnerà inoltre a distribuire nel mondo un miliardo di dosi di vaccino anti-Covid nell'arco del 2022.

La mossa del miliardo di dosi potrebbe deludere le agenzie umanitarie, che chiedono invece di vaccinare la maggior parte degli otto miliardi di persone nel mondo. Il comunicato sosterrà però che il nuovo impegno aumenterà notevolmente il numero di persone nei Paesi in via di sviluppo a cui sarà offerto un vaccino. 

Michel: "Il mondo ha il diritto di sapere" - Sul fronte della richiesta della ricerca, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel afferma: "Pensiamo che occorra piena trasparenza per trarre le giuste lezioni e per questo sosteniamo tutti gli sforzi per fare chiarezza sulle origini del Covid. Il mondo ha il diritto di sapere cosa è successo". 

Impegno contro il lavoro forzato - Secondo Bloomberg, nel comunicato finale ci sarà inoltre  anche un impegno ad affrontare il lavoro forzato nelle catene di approvvigionamento globali, compresi i settori dell'energia solare e dell'abbigliamento. 

Messaggio alla Cina e alla Russia - In un chiaro messaggio alla leadership cinese, il comunicato costringerà poi i leader di Ue, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito ad agire contro Pechino in seguito al maltrattamento dei musulmani uiguri nello Xinjang. Previsto inoltre un invito alla Russia ad affrontare i gruppi che conducono attacchi ransomware dai suoi confini, che utilizzano valute virtuali per riciclare riscatti e che compiono altri crimini informatici. 

Von der Leyen: "Russia e Cina fonte di preoccupazione, il G7 unito" - La presidente della Commissione Ue ha detto al riguardo: "Cina e Russia sono fonti di particolare preoccupazione. Il G7 è unito e determinato a proteggere e promuovere i nostri valori e rafforzare il multilateralismo". 

Stop alle restrizioni sull'export di vaccini - Tra gli impegni dei leader G7 ci sarà quello di porre fine alle restrizioni commerciali non necessarie sulle esportazioni di vaccini contro il Covid, insieme all'impegno a passare a veicoli a emissioni zero e alla promessa di nuovi finanziamenti per affrontare l'emergenza climatica. I leader del G7 sottolineeranno poi la necessità di garantire la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche una volta che la ripresa sarà saldamente stabilita.

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