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La prima tranche verrà inviata all'Olanda, alla Repubblica ceca, alla Grecia, all'Austria, alla Danimarca e alla Slovenia, Paesi che ne hanno dichiarato la mancanza
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La Commissione europea ha raggiunto un accordo con la casa farmaceutica americana Gilead per 500mila trattamenti con il Remdesivir, il farmaco per la cura del Covid-19, con l'opzione di raddoppiare la fornitura. Il contratto vale 70 milioni di euro provenienti dallo strumento di sostegno alle emergenze della Commissione. La decisione è stata presa dopo l'allarme scattato in diversi Paesi dell'Unione sulle scorte in esaurimento.
I trattamenti si aggiungono ai 30mila già comprati a luglio per la cura dei malati con sintomi gravi. Il Remdesivir è l'unico medicinale autorizzato nell'Ue per il trattamento di pazienti Covid-19 che necessitano di ossigeno.
All'appalto congiunto partecipano 36 Paesi, tutti quelli Ue, dello spazio economico europeo, la Gran Bretagna e sei Paesi candidati all'adesione. Tutti possono ora procurarsi direttamente il farmaco Veklury, il marchio del Remdesivir. La Commissione aveva già firmato un contratto di questo tipo con Gilead la scorsa estate, per garantire 33.380 corsi di trattamento di Veklury, distribuiti nell'Ue e in Gran Bretagna da agosto.
"Il Remdesivir sta finendo", aveva dichiarato non più tardi di due giorni fa il portavoce del ministero della Salute olandese Martijn Janssen, aggiungendo che si attendono nuove forniture. E così la prima tranche delle nuove dosi verrà inviata proprio all'Olanda, oltre che alla Repubblica ceca, alla Grecia, all'Austria, alla Danimarca e alla Slovenia, i Paesi che in questo momento hanno dichiarato la mancanza di scorte.