Focolaio incontrollato in Catalogna, lockdown in otto comuni
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Registrate 628 infezioni nelle ultime 24 ore. In Aragona e Catalogna la maggiore incidenza dell'epidemia. Parigi: "Monitoriamo attentamente la situazione". Nuovo picco anche la Romania
I nuovi contagi da coronavirus in Spagna hanno raggiunto un nuovo picco dall'8 maggio, con 628 infezioni nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono diversi media spagnoli, che segnalano una maggiore incidenza in Aragona e Catalogna, dove le autorità continuano a varare misure per contenere la malattia.
La Francia pensa di chiudere i confini - La situazione della Spagna, dove l'epidemia sembra aver ripreso vigore, preoccupa e non poco la Francia. Al punto che Parigi valuta una nuova chiusura delle frontiere con Madrid. Visti i nuovi focolai in Spagna, infatti, il primo ministro francese Jean Castex non esclude una simile ipotesi. Interpellato sulla situazione in Catalogna, durante una visita nella città di Prades, nei Pirenei orientali, Castex ha sottolineato che il governo francese "sta monitorando molto attentamente" gli eventi, "perché è un argomento reale che dobbiamo anche discutere con le autorità spagnole".
In Romania mai così tanti casi - Anche la Romania fa segnare record negativi. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati registrati 889 nuovi casi, mai così tanti. E' un numero che supera quello di venerdì (799) ed è il più alto dall'inizio della pandemia. In totale finora sono stati 36.691 i contagi e 2.009 i morti nel Paese. Le istituzioni a Bucarest tengono alta la guardia, e, anche qui, l'idea di un nuovo lockdown non è del tutto esclusa.
Nuove leggi e rischio lockdown - "Non desideriamo imporre alcuna altra restrizione, nessuna misura che abbia un effetto negativo sull'economia, ma tutto dipende dal rispetto delle regole e dall'evoluzione della pandemia", ha detto il premier Ludovic Orban. Intanto, il presidente, Klaus Iohannis, ha promulgato una legge con nuove misure anti-Covid che prevede il ricovero obbligatorio per i romeni contagiati, mentre coloro che provengono dalle zone ad alto rischio entreranno in quarantena.
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