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Coronavirus, Romania: quarantena per chi torna da Lombardia e Veneto | Austria blocca i treni per alcune ore

La Francia, invece, non ha intenzione di chiudere le frontiere: "Non avrebbe senso"

24 Feb 2020 - 00:29
Coronavirus, le dieci regole da seguire

Coronavirus, le dieci regole da seguire

Quarantena obbligatoria di 14 giorni, per coloro che provengono dalle località colpite nelle regioni Lombardia e Veneto (le due maggiormente colpite dalla diffusione del coronavirus) o per chi è passato per quei comuni. E' quanto disposto dal ministero della Salute della Romania. L'Austria invece ha bloccato i collegamenti ferroviari con l'Italia per alcune ore dopo la notizia di due casi sospetti su un treno. La Francia non ha intenzione di chiudere le frontiere.

AustriaIl blocco dei treni tra Italia ed Austria al Brennero è stato revocato. Lo hanno comunicato le ferrovie austriache Obb su Twitter. "Da lunedì si potrà viaggiare attraverso il Brennero. Chiunque non desideri recarsi in Italia puo' cancellare il proprio biglietto per l'Italia con validita' 24 febbraio 2020 gratuitamente", affermano le ferrovie.

Francia Di diverso avviso la Francia. La chiusura del confine con l'Italia a causa del coronavirus "non avrebbe senso", ha affermato il ministro della Sanità francese Olivier Vèran rispondendo a Marine Le Pen. "Non avrebbe senso perché un virus non si ferma alla frontiera", ha affermato, aggiungendo di aver parlato con i suoi colleghi italiano e tedesco e di aver convenuto una riunione, "probabilmente la settimana prossima". Per quanto riguarda i trasporti, "Air France opera normalmente tutti i suoi voli da e per l'Italia".

Romania La quarantena in Romania per chi arriva da Lombardia e Veneto è stata decisa per via del grande flusso di persone che c'è tra i due Paesi. Tramite un post su Facebook, il ministero ha fatto sapere che "tutte i casi sospetti saranno immediatamente segnalati ai dipartimenti di sanità pubblica".

Ischia A Ischia, invece, è stato annullato dal prefetto di Napoli il divieto di sbarco per i residenti in Lombardia e Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dalle aree dell'epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. L'ordinanza sul divieto di sbarco era stata firmata dai sindaci dei sei comuni dell'isola al largo di Napoli. "Non credo sia stata una buona idea", aveva detto il commissario straordinario Angelo Borrelli commentando la decisione. E infatti poi è arrivata la decisione del prefetto di Napoli, Marco Valentini, che ha annullato l'ordinanza. "I profili di illegittimità rilevati nell'ordinanza, ingiustificatamente restrittiva nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e non in linea con le misure sinora adottate dal governo", ha spiegato Valentini.

Il prefetto ha reso noto di aver previsto che le forze dell'ordine dispongano "identificazioni in ambito portuale dei cittadini provenienti dalle regioni Lombardia e Veneto e diretti all'isola di Ischia per accertare l'eventuale residenza degli stessi nei comuni di tali regioni, già individuati dall'autorità sanitaria, nei quali sussiste un cluster di infezione di virus covid-19". In sostanza, si intende fermare solo eventuali passeggeri provenienti dalle zone poste in quarantena.

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