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Ci sono "pochissime" denunce di eventuali scorrettezze e nessuna suffragata da evidenze, ha riferito Ellen Weintraub
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Non c'è alcuna prova che ci siano stati "brogli o voti illegali" alle presidenziali americane. E' quanto afferma Ellen Weintraub, componente della Commissione elettorale federale, riferendo di "pochissime denunce" di eventuali scorrettezze, ma nessuna di queste suffragata da prove. La dichiarazione è arrivata quando Biden era sempre più vicino alla vittoria con 28mila voti in più in Pennsylvania.
Poco dopo arrivava la notizia ufficiale della vittoria di Biden alla presidenziali con i risultati provenienti da Pennsylvania e Nevada.
Da parte sua Donald Trump parla di "decine di migliaia di voti illegali ricevuti dopo le ore 20 dell'Election Day, cambiando i risultati in Pennsylvania e in altri Stati". L'attuale presidente degli Stati Uniti sottolinea che "a chi era chiamato a monitorare i voti non è stato consentito di farlo per decine di migliaia di schede. Questo potrebbe cambiare il risultato in molti Stati, inclusa la Pennsylvania, che tutti pensavamo venisse conquistata facilmente per poi vedere il vantaggio sparire, senza poter monitorare per lunghi intervalli temporali cosa stava accadendo" nei seggi.
"Porte bloccate e finestre coperte" - "Durante quelle ore è accaduto qualcosa di brutto - prosegue il tycoon -. Le porte sono state bloccate e le finestre sono state coperte in modo che chi doveva monitorare non ha potuto farlo".
Twitter segnala di nuovo Trump - Intanto Twitter segnala un altro "cinguettio" di Trump per i suoi contenuti fuorvianti. Nel post in questione Trump parla di voti illegali e di monitoraggio dello scrutinio bloccato in modo scorretto. Twitter ha segnalato oltre 10 tweet del presidente nell'ultima settimana.