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Le elezioni in Bosnia ed Erzegovina "non sono democratiche" perché, in base al sistema politico attualmente in vigore, i principali gruppi etnici, "popoli costituenti" (bosniaci, croati e serbi) "godono di una posizione privilegiata". Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani, nella sentenza sul ricorso presentato da un cittadino bosniaco che denuncia il fatto che, a causa di una combinazione di requisiti territoriali ed etnici applicabili alle elezioni legislative e presidenziali, non è stato in grado nel 2022 di votare per i candidati scelti.