LA SCHEDA

Cos'è e come funziona la sospensione di Westminster

Punto per punto la "prorogation" chiesta dal premier britannico Boris Johnson

28 Ago 2019 - 16:15
 © -afp

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Il termine tecnico in inglese è "prorogation", ma quella chiesta dal premier britannico Boris Johnson è a tutti gli effetti la sospensione di ogni attività del parlamento di Westminster. Un'iniziativa che secondo i critici rischia di compromettere la possibilità per i deputati di incidere sul processo della Brexit, che si avvicina alla scadenza del 31 ottobre, data prevista per l'uscita dall'Ue.

Che cos'è? La sospensione dei lavori è un passaggio che avviene di routine al termine di una sessione parlamentare e prima dell'inizio di una nuova, avviata con un discorso della Regina. Di solito, tuttavia, lo stop ha una durata molto più breve rispetto alle cinque settimane chieste da Johnson.

Come si ottiene? E' prerogativa del governo chiedere al sovrano del Regno Unito di sancire la sospensione dei lavori del Parlamento. Per la Regina è impossibile opporsi e rifiutarsi di concederla ma, visto il momento delicato attraversato dalla nazione, la mossa del premier rischia secondo gli oppositori di trascinare Elisabetta nell'agone della polemica politica. I parlamentari non hanno alcuna voce in capitolo e non possono esprimere un voto riguardo la sospensione.

Perché Johnson la vuole? L'inquilino di Downing Street assicura che non si tratta di un modo per spingere verso un'uscita no deal dall'Unione europea. Di fatto però i parlamentari britannici avranno diverse settimane in meno a disposizione per discutere e approvare eventuali norme per bloccare un divorzio dall'Ue senza accordo o per mitigarne le previste conseguenze negative.

Precedenti Dagli Anni '80 le sospensioni sono durate sempre più o meno una settimana. Nel 2016 il parlamento fu chiuso per quattro giorni, nel 2014 per 13. Stavolta si tratterebbe di ben 23 giorni, giustificati secondo Johnson dalla particolare lunghezza dell'attuale sessione parlamentare. Di norma durano un anno ma quella in corso è iniziata nel luglio del 2017, dopo le ultime elezioni.

Si può evitare? La decisione della Regina non può essere impugnata davanti a una corte ma l'iniziativa del premier sì secondo alcuni, come l'ex premier conservatore John Major. Anche alcuni parlamentari hanno annunciato una possibile azione legale per cercare di bloccare Johnson.

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